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L’Uds Scende in Piazza: “Chi Teme il Confronto Reprime il Dissenso”
Nella serata di ieri, l’Unione degli Studenti (Uds), il principale sindacato studentesco italiano, ha dato il via a una serie di azioni dimostrative in risposta alla modifica dello Statuto dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti. La prima manifestazione si è svolta sotto le finestre del Ministero dell’Istruzione e del Merito, con lo slogan incisivo: “Chi teme il confronto reprime il dissenso, la riforma non passerà in silenzio”. La protesta mira a evidenziare la mancanza di dialogo e consultazione da parte del Ministero su una tematica così cruciale per la vita studentesca.
Assenza di Confronto: La Critica Principale dell’Uds
Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, ha espresso forte disappunto per l’assenza di coinvolgimento delle rappresentanze studentesche nel processo di riforma. “È inaccettabile che una riforma relativa allo Statuto delle studentesse e degli studenti sia discussa senza alcuna consultazione”, ha dichiarato Martelli, sottolineando come la “disintermediazione da parte del ministro” rappresenti una chiara volontà di escludere chi non condivide la visione ministeriale sull’istruzione.
Una Svolta Autoritaria nell’Istruzione Pubblica?
Francesco Valentini, responsabile comunicazione dell’Uds, ha collegato le modifiche allo Statuto alla recente riforma sulla condotta, definendola “una svolta autoritaria e reazionaria all’istruzione pubblica”. Valentini ha evidenziato come le reali necessità degli studenti siano state ignorate, prefigurando un’inversione di rotta rispetto alle priorità del mondo scolastico. L’Uds si dichiara pronta a “mobilitarci per difendere i nostri diritti nelle scuole e nelle piazze”.
Mobilitazione Nazionale e Appello al Sociale
L’Unione degli Studenti ha annunciato l’intenzione di promuovere ulteriori momenti di mobilitazione, sia a livello nazionale che territoriale. L’organizzazione ha lanciato un appello a tutte le realtà del sociale affinché si uniscano nella lotta contro le “politiche repressive e autoritarie” promosse dall’attuale governo, ampliando il fronte di opposizione alla riforma.
Richiesta di Convocazione del FAST
In conclusione, l’Uds ha rivolto un appello diretto al ministro, chiedendo la convocazione del FAST (Forum delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative). Questo organo, fondamentale per il confronto tra le organizzazioni studentesche e il Ministero, non viene convocato da quasi due anni, privando gli studenti di un canale di dialogo istituzionale cruciale.
Riflessioni sulla Partecipazione Studentesca e il Futuro dello Statuto
La contestazione dell’Uds solleva interrogativi importanti sul ruolo della partecipazione studentesca nei processi decisionali che riguardano il mondo dell’istruzione. La mancata consultazione delle rappresentanze studentesche rappresenta un vulnus democratico che potrebbe compromettere la legittimità della riforma. Sarà fondamentale monitorare le prossime mosse del Ministero e la capacità dell’Uds di mobilitare gli studenti e le altre forze sociali per difendere i diritti e i principi fondamentali dello Statuto.