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La Scoperta Inaspettata di ‘Notes to John’
Venticinque anni fa, intorno al suo 65esimo compleanno, Joan Didion, celebre autrice di ‘L’Anno del Pensiero Magico’, iniziò a trascrivere le sue riflessioni dopo ogni seduta dallo psichiatra. Questi appunti, custoditi in una cartella senza titolo indirizzata al marito John Gregory Dunne, sono stati riscoperti tra le sue carte a Manhattan. I 46 capitoli offrono uno sguardo intimo sulle sue battaglie contro l’alcol, la depressione, il complesso rapporto con la figlia adottiva Quintana, e sulla legacy che avrebbe lasciato dietro di sé. La pubblicazione di ‘Notes to John’, prevista per aprile da Knopf, sta generando un acceso dibattito.
Un Anno di Vita Interiore Senza Filtri
Il diario copre un anno di vita interiore della scrittrice, morta nel 2021 all’età di 87 anni a causa del morbo di Parkinson. Joan Didion non aveva lasciato istruzioni specifiche su cosa fare del diario, e nessuno dei suoi amici o collaboratori era a conoscenza della sua esistenza. L’agente Lynn Nesbit e le editor Shelley Wanger e Sharon DeLano hanno notato che il materiale era stato stampato e archiviato in ordine cronologico, creando un racconto completo, più intimo e senza filtri di qualsiasi altra sua pubblicazione da viva. Questo aspetto solleva interrogativi su quanto la stessa Joan Didion avrebbe approvato la pubblicazione di un progetto così personale.
Il Dibattito sulla Pubblicazione Postuma
La pubblicazione di appunti scritti dopo la terapia ha acceso un dibattito. Gli originali saranno aperti al pubblico come parte degli archivi congiunti di Joan e John a partire dal 26 marzo alla New York Public Library. Jordan Pavlin di Knopf ha descritto il libro come “un resoconto commovente e profondo di una vita di feroce impegno intellettuale” e “un racconto senza veli di una scrittrice profondamente consapevole della propria immagine pubblica”. Gli editor sostengono che, avendo organizzato e archiviato con cura i documenti, Joan prevedeva che sarebbero stati inclusi nei suoi archivi e letti dal pubblico e dagli studiosi.
Le Riserve e il Parallelo con Hemingway
Non tutti sono d’accordo con questa interpretazione. La stessa Didion si era occasionalmente espressa contro la pubblicazione postuma di opere inedite di scrittori famosi. In un saggio del 1998 sullo sfruttamento postumo della legacy di Ernest Hemingway, Joan l’aveva definito un tradimento, sostenendo che uno scrittore dovrebbe decidere se un’opera è pronta per la pubblicazione o meno. Questa posizione solleva dubbi sulla sua possibile approvazione della pubblicazione di ‘Notes to John’.
La Vita Privata di Joan Didion Sotto i Riflettori
Due anni fa, il mondo della Didion, dall’arte alla cucina, dai mobili agli occhiali da sole, è finito all’asta per beneficenza. Durante la sua vita, Joan Didion non si era mai tirata indietro nel rivelare il suo complicato mondo interiore, parlando apertamente dei suoi problemi mentali in un’epoca in cui era raro farlo. ‘L’Anno del Pensiero Magico’, pubblicato nel 2005, è una riflessione sulle tragedie personali, tra cui la morte improvvisa del marito nel 2003. Successivamente, ha pubblicato un altro memoir, ‘Blue Nights’, sul lutto per la morte della figlia Quintana nel 2005. In questi scritti, Joan aveva affrontato le sue ansie di madre, l’età e la difficoltà crescente nello scrivere, temi che ricorrono anche in ‘Notes to John’.
Un’Eredità Complicata
La pubblicazione di ‘Notes to John’ pone interrogativi etici sulla privacy degli scrittori e sul diritto del pubblico di accedere a opere inedite. Sebbene il libro prometta di offrire una visione intima e senza precedenti della vita di Joan Didion, è fondamentale considerare se questa pubblicazione rispetti la volontà dell’autrice e il suo diritto alla riservatezza. Sarà il pubblico a decidere se questo nuovo libro aggiungerà valore all’eredità letteraria di Didion o se rappresenterà un’intrusione nella sua sfera privata.