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Primi risultati dell’autopsia: Kevin Mateo Rodriguez era vivo al momento dell’impatto
Nella notte tra il 25 e il 26 gennaio, una tragica fatalità ha scosso Milano: Kevin Mateo Rodriguez, un giovane di 26 anni, ha perso la vita dopo essere stato investito da almeno cinque tram della linea 15 in via dei Missaglia. I primi risultati dell’autopsia, disposta dalla pm Rossana Guareschi ed eseguita in data odierna, rivelano un dettaglio cruciale: Kevin Mateo Rodriguez era ancora vivo quando è stato investito dal primo tram. Questa scoperta aggiunge un elemento di drammaticità alla vicenda e apre nuovi interrogativi sulle circostanze che hanno portato alla sua morte.
Lesioni causate dagli investimenti: la causa del decesso
Stando alle informazioni trapelate da ambienti giudiziari, l’esame autoptico ha rivelato che le lesioni provocate dai successivi investimenti sono state la causa del decesso. All’autopsia ha partecipato anche un consulente legale della famiglia Rodriguez, a testimonianza della volontà di fare piena luce sull’accaduto. Ulteriori accertamenti tossicologici sono stati disposti per verificare se il giovane fosse sotto l’effetto di alcol o altre sostanze, un elemento che potrebbe fornire ulteriori indizi per ricostruire le dinamiche dell’incidente.
Il mistero della presenza sui binari: malore o caduta accidentale?
Uno dei punti chiave da chiarire rimane il motivo per cui Kevin Mateo Rodriguez si trovasse sui binari del tram. Le ipotesi al vaglio degli inquirenti e degli investigatori della polizia locale sono molteplici: potrebbe essere stato colto da un malore improvviso, oppure potrebbe essere scivolato e caduto accidentalmente sui binari. Al momento, nessuna pista è esclusa e le indagini proseguono a ritmo serrato per fare piena luce su questo aspetto cruciale.
La ricostruzione degli eventi: la testimonianza dell’amico e le telecamere di sorveglianza
Secondo le ricostruzioni della polizia locale, Kevin Mateo Rodriguez si trovava in compagnia di un amico alla fermata del tram. I due, accortisi di aver sbagliato direzione, si sono separati temporaneamente: l’amico si è diretto alla banchina opposta per controllare gli orari, mentre Kevin è rimasto sul posto. Al suo ritorno, l’amico non ha più trovato traccia del 26enne. Le immagini delle telecamere di sorveglianza confermano questa versione dei fatti: l’amico ha cercato Kevin nei dintorni, ma a causa del buio e della pioggia non si è accorto che era già riverso a terra sui binari.
Riflessioni sulla tragedia di via dei Missaglia
La tragica morte di Kevin Mateo Rodriguez solleva interrogativi inquietanti sulla sicurezza nelle aree urbane e sulla necessità di garantire una maggiore protezione per i cittadini, soprattutto nelle ore notturne. L’inchiesta dovrà far luce sulle responsabilità e sulle eventuali negligenze che hanno contribuito a questa drammatica fatalità, affinché simili tragedie non si ripetano in futuro. La comunità milanese si stringe attorno alla famiglia di Kevin, condividendo il dolore per questa perdita prematura e ingiusta.