
Un ponte tra Oriente e Occidente: La mostra a Roma
La Curia Iulia, nel cuore del Foro Romano, si trasforma in un crocevia di culture con l’arrivo della mostra “Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie”. L’esposizione, frutto della collaborazione tra il Parco archeologico del Colosseo e la Sharjah Archaeological Authority, sotto l’egida dello sceicco Dr. Sultan bin Al Qasimi, porta per la prima volta in Italia reperti archeologici di inestimabile valore provenienti dall’Emirato di Sharjah.
Mleiha e Dibba: Centri nevralgici del commercio antico
Le città di Mleiha e Dibba, fiorite tra l’epoca ellenistica e i primi secoli dell’Impero Romano, rappresentavano snodi cruciali lungo le antiche vie carovaniere che collegavano l’India e la Cina con il Mediterraneo e Roma. La mostra offre una testimonianza tangibile di questi intensi scambi culturali e commerciali tra Oriente e Occidente, attraverso una collezione di oggetti rinvenuti nelle necropoli e negli abitati.
Un mosaico di influenze: I reperti in mostra
Anfore da vino provenienti da Rodi e dall’Italia, contenitori dalla Mesopotamia e dalla Persia, unguentari in alabastro dall’Arabia e in vetro dal Mediterraneo orientale, pettini di avorio e gioielli indiani, orecchini di fattura ellenistica, statuine di Afrodite e dediche alla divinità al-Lat, monete indo-greche e romane (originali e di imitazione locale): ogni oggetto racconta una storia di scambi, influenze e contaminazioni culturali. L’insieme dei reperti delinea un affresco di grande varietà e ricchezza, una società aperta a numerose e diverse influenze, che potremmo definire ante litteram “multiculturale”.
Le spezie e il legame con Roma
La mostra sottolinea l’importanza cruciale dei commerci con l’Oriente per il mondo romano. Le spezie, in particolare l’incenso prodotto in Arabia, erano tra i beni più importati e richiesti, tanto che il loro commercio era rigidamente regolato dall’autorità imperiale. A pochi passi dalla Curia Iulia, nel Foro Romano, si trovano gli Horrea Piperataria, i magazzini voluti da Domiziano per la conservazione del pepe e di altre spezie, recentemente restaurati e aperti al pubblico dal Parco archeologico del Colosseo, a testimonianza del legame indissolubile tra Roma e il commercio delle spezie.
Un’opportunità di scoperta
Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo, sottolinea come questa esposizione rappresenti un’ulteriore tappa nel percorso di divulgazione e ricerca scientifica del Parco, ampliandolo alla dimensione mediterranea e internazionale. “I legami tra l’Arabia e l’area mediterranea sono antichi, e i commerci contribuirono ad ampliare le connessioni tra le due regioni, plasmando la storia del Mediterraneo e del Vicino Oriente per secoli”. La mostra offre ai visitatori l’opportunità di esplorare una storia globale condivisa, in cui oggetti non sono semplici reliquie silenziose, ma testimonianze vibranti di come civiltà e città come Roma e Sharjah abbiano stabilito legami che si estendevano lungo migliaia di chilometri.
Un dialogo tra culture
La mostra “Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie” rappresenta un’occasione unica per riflettere sulla ricchezza degli scambi culturali e commerciali tra Oriente e Occidente nell’antichità. I reperti esposti testimoniano un mondo interconnesso, in cui le influenze si mescolavano e si arricchivano reciprocamente, offrendo uno spunto di riflessione sull’importanza del dialogo e della comprensione tra culture diverse anche nel mondo contemporaneo.