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Conceiçao e il paragone con il Porto: un obiettivo ambizioso
Sergio Conceiçao, tecnico del Milan, ha rilasciato dichiarazioni a Sport Mediaset dopo la vittoria che ha portato la squadra in semifinale di Coppa Italia. Interrogato sulla possibilità di replicare a Milano il successo ottenuto con il suo Porto, Conceiçao ha frenato gli entusiasmi, pur manifestando ottimismo per il futuro.
“Nuovo Milan come mio Porto? Non ancora, stiamo ancora lavorando,” ha affermato l’allenatore. “Con questi giocatori che sono arrivati possiamo lavorare meglio per andare sulla strada che mi piace, per giocare con i due davanti, per esempio… Fare gol e non prenderli”.
Coppa Italia e campionato: due obiettivi distinti
Conceiçao ha sottolineato l’importanza della Coppa Italia, un trofeo che il Milan punta a conquistare. “Mancano tre partite per vincere il trofeo,” ha ricordato. Tuttavia, l’attenzione è già rivolta al prossimo impegno in campionato contro l’Empoli, una sfida che si preannuncia tutt’altro che semplice.
“Ora pensiamo ad Empoli: sarà molto difficile,” ha dichiarato. “In campionato abbiamo difficoltà, ma noi speriamo di continuare su questa strada con l’evoluzione che voglio a livello individuale in modo che poi si rifletta anche nel collettivo”.
L’evoluzione tattica del Milan: un lavoro in corso
Le parole di Conceiçao lasciano intendere un Milan in fase di trasformazione, con l’obiettivo di sviluppare un gioco più propositivo e offensivo. L’arrivo di nuovi giocatori sembra aver fornito al tecnico gli strumenti necessari per implementare la sua visione tattica, che prevede l’utilizzo di due attaccanti. Tuttavia, Conceiçao è consapevole che il percorso è ancora lungo e che il lavoro individuale sui singoli giocatori è fondamentale per raggiungere un’armonia collettiva.
Un futuro promettente, ma con i piedi per terra
Le dichiarazioni di Conceiçao riflettono un approccio pragmatico e ambizioso. Il tecnico non si nasconde dietro facili proclami, ma riconosce il potenziale della squadra e la necessità di lavorare sodo per raggiungere gli obiettivi prefissati. La strada verso un Milan vincente è ancora lunga, ma la direzione sembra essere quella giusta.