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Tensioni in Aula: Nordio nel Mirino delle Opposizioni
L’Aula della Camera è stata teatro di forti tensioni durante l’informativa del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sul caso Almasri. Applausi dai banchi della maggioranza hanno accompagnato l’intervento del ministro, mentre le opposizioni lo hanno incalzato con veemenza. Angelo Bonelli, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), ha contestato duramente Nordio, il quale ha replicato accusando l’opposizione di non aver letto le carte e di non conoscere i fatti. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, è intervenuto per riportare l’ordine, sottolineando che non si trattava di un dibattito.
Richiesta di un’Informativa Urgente della Premier Meloni
Le opposizioni non demordono e, dopo le informative dei ministri Nordio e Piantedosi, chiedono a gran voce che sia la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a riferire in Parlamento. Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico (PD), ha dichiarato che le risposte dei ministri sono state “non esaustive” e che hanno evidenziato “linee diverse”. Riccardo Ricciardi, del Movimento 5 Stelle (M5S), ha rincarato la dose, accusando Nordio di aver “sbugiardato” la premier e chiedendo che Meloni si presenti in Aula senza “nascondersi dietro i suoi servi”.
Renzi Attacca: “Meloni Uomo di Burro, Forte coi Deboli e Debole coi Forti”
Il senatore e presidente di Italia Viva (IV), Matteo Renzi, ha sferrato un duro attacco alla premier Meloni durante il dibattito al Senato. Renzi ha accusato Meloni di non avere il coraggio di difendere l’interesse nazionale, che a suo dire si identifica con Eni. “Se ci fosse stato un minimo di coraggio da parte della vile premier, ella sarebbe venuta qui e avrebbe detto che c’è un interesse nazionale di questo paese e si chiama Eni”, ha affermato Renzi, aggiungendo che Meloni “scarcerata i torturatori di bambini”. L’intervento di Renzi è stato interrotto da polemiche e contestazioni da parte delle opposizioni.
Schlein: “Giornata Triste per la Democrazia, Meloni Manca di Rispetto al Paese”
La segretaria del PD, Elly Schlein, ha definito la giornata “triste per la democrazia”, accusando Nordio e Piantedosi di essere venuti in Aula per “coprire le spalle della premier”. Schlein ha criticato Meloni per non essere presente in Parlamento e per aver “mancato di rispetto all’Aula e al paese”. La segretaria del PD ha inoltre accusato Nordio di aver agito come “avvocato difensore di un torturatore” e di aver violato la legge.
Conte: “Siamo Diventati il Porto Franco dei Criminali, Nordio Scandaloso”
Il leader del Movimento 5 Stelle (M5S), Giuseppe Conte, ha definito Nordio “scandaloso” e ha accusato il governo di aver trasformato l’Italia in “porto franco e paese balocchi dei criminali”. Conte ha contestato le motivazioni addotte da Nordio per la scarcerazione di Almasri, chiedendo se il governo pensa che “gli italiani siano tutti idioti”.
Bonelli: “Meloni Complice dei Trafficanti di Esseri Umani”
Angelo Bonelli, deputato di AVS, ha accusato Meloni di essere “complice dei trafficanti di esseri umani” per aver liberato un “criminale, torturatore e stupratore di minori”. Bonelli ha affermato che l’aereo dei servizi segreti che ha portato Almasri fuori dall’Italia è stato autorizzato da Palazzo Chigi e che è decollato da Roma a Torino prima della decisione dei giudici. Bonelli ha inoltre accusato Nordio e Piantedosi di aver mentito sul segreto istruttorio per evitare di presentarsi in Parlamento.
La Difesa di Nordio: “Incomprensibile Salto Logico nella Documentazione della CPI”
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha difeso il suo operato, sostenendo di aver riscontrato un “incomprensibile salto logico” nella documentazione della Corte Penale Internazionale (CPI) relativa al caso Almasri. Secondo Nordio, le conclusioni del mandato di arresto risultavano differenti rispetto alla parte motivazionale e alle conclusioni stesse.
Un Caso che Scuote la Politica Italiana
Il caso Almasri ha scatenato un’ondata di polemiche e accuse reciproche tra maggioranza e opposizione, mettendo in luce profonde divisioni politiche e sollevando interrogativi sulla gestione della giustizia e sulla tutela degli interessi nazionali. La richiesta di un’informativa urgente della premier Meloni testimonia la gravità della situazione e la necessità di fare chiarezza su una vicenda che rischia di compromettere la credibilità del governo italiano a livello nazionale e internazionale.