Un Fronte Comune per la Ferrovia Faentina
A Borgo San Lorenzo, nel cuore del Mugello, è stato presentato oggi il ‘Manifesto per la ferrovia Faentina’, un documento che raccoglie le istanze di sindaci, cittadini e pendolari che quotidianamente utilizzano questa importante arteria di collegamento tra Toscana ed Emilia Romagna. La manifestazione, promossa dall’Unione Montana dei Comuni del Mugello e dal Comitato Pendolari ‘Mugello attaccati al treno’, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali e della società civile, tutti uniti dalla volontà di sollecitare interventi concreti per il potenziamento e l’ammodernamento della linea ferroviaria.
Quattordici Punti per un Servizio Efficiente e Sostenibile
Il Manifesto si articola in quattordici punti chiave, che spaziano dalla richiesta di sostituzione o ammodernamento dei treni, all’introduzione di sanzioni per i disservizi, da ridistribuire ai pendolari sotto forma di sconti o sospensione dei costi di abbonamento. Si chiede inoltre un nuovo orario, con più corse, sia diurne che notturne, e l’introduzione di treni ‘veloci’ per ridurre i tempi di percorrenza. L’obiettivo è quello di garantire un servizio efficiente, affidabile e in grado di soddisfare le esigenze di chi vive e lavora a cavallo dell’Appennino Tosco-Romagnolo. La ferrovia Faentina, infatti, movimenta una media di 46 convogli al giorno, trasportando circa 1 milione di passeggeri all’anno, e rappresenta un’infrastruttura fondamentale per la mobilità e lo sviluppo economico del territorio.
Un Appello alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna
I firmatari del Manifesto rivolgono un appello alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna, affinché sottoscrivano il documento e si impegnino a dare seguito alle richieste in esso contenute. Tra i firmatari, oltre all’Unione Montana dei Comuni del Mugello e al Comitato Pendolari ‘Mugello attaccati al treno’, figurano i Comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Fiesole, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, Scarperia e San Piero a Sieve, Vaglia, Vicchio (in provincia di Firenze), e i due Comuni romagnoli di Brisighella e Faenza (in provincia di Ravenna). Hanno inoltre aderito Cgil, Cisl e Uil, Legambiente, Cna, Confcommercio e Confesercenti, la Consulta dei Giovani di Marradi, il gruppo ‘I ragazzi di Brisi’, il Comitato Pendolari ‘Valdisieve’ e il Comitato ‘Giù le mani dal treno’ Val Lamone, a testimonianza di una mobilitazione ampia e trasversale.
Verso una Mobilità Sostenibile e Integrata
Il Manifesto sottolinea l’importanza di una concertazione tra la Città Metropolitana di Firenze, la Provincia di Ravenna e i gestori del Trasporto pubblico locale, al fine di concordare e sottoscrivere una pianificazione degli interventi necessari per consentire un’alternativa sostenibile al mezzo privato. Si fa riferimento alla realizzazione di parcheggi scambiatori e all’introduzione di un sistema di agevolazioni tariffarie per gli utenti più distanti, in linea con i target di riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti fissati dai programmi comunitari e nazionali. L’obiettivo è quello di promuovere una mobilità integrata, efficiente e rispettosa dell’ambiente, in grado di valorizzare le peculiarità del territorio e di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Un’Opportunità per il Futuro del Mugello e della Romagna
L’iniziativa del ‘Manifesto per la ferrovia Faentina’ rappresenta un segnale importante di attenzione verso un’infrastruttura strategica per il collegamento tra Toscana ed Emilia Romagna. Il coinvolgimento di istituzioni, associazioni e cittadini dimostra una volontà condivisa di migliorare il servizio e di promuovere una mobilità più sostenibile. Sarà fondamentale che le Regioni Toscana ed Emilia Romagna raccolgano questo appello e si impegnino a dare seguito alle richieste contenute nel Manifesto, investendo risorse e competenze per garantire un futuro migliore alla ferrovia Faentina e ai territori che essa serve.