Il test di Quattroruote: dati reali contro l’allarmismo
In un contesto di crescente preoccupazione per le nuove normative sulla guida in stato di ebbrezza, Quattroruote ha deciso di fare chiarezza con un test pratico e rigoroso. L’obiettivo? Verificare, dati alla mano, quale sia l’effettivo tasso alcolemico dopo aver consumato una o due dosi di alcol durante un pasto e quali siano le reali conseguenze sulla capacità di guida. Il test, i cui risultati sono pubblicati sul numero di febbraio della rivista, si è svolto presso la pista di proprietà a Vairano, coinvolgendo un campione eterogeneo di partecipanti: due donne e due uomini con differenti caratteristiche fisiche (età, altezza, peso e corporatura).A ciascun partecipante sono state somministrate due dosi successive di una stessa bevanda alcolica (vino rosso fermo, prosecco, birra e gin), la prima al termine di un pranzo leggero e la seconda un’ora dopo. L’esperimento è stato concepito per analizzare i dati delle tabelle fornite nel 2007 dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, che mettono in relazione il tasso alcolemico atteso nel sangue con il peso corporeo e la quantità di alcol consumata.
Modalità del test e controlli
La serietà e l’affidabilità del test sono state garantite dalla presenza di una pattuglia di agenti della Polizia Locale di Buccinasco (MI), che hanno supervisionato l’intero svolgimento e hanno effettuato i rilevamenti tecnici utilizzando l’etilometro ufficiale in dotazione. Questo strumento, impiegato quotidianamente su strada, ha permesso di misurare con precisione il tasso alcolemico dei partecipanti dopo l’assunzione delle bevande.
I risultati: un consumo moderato non supera i limiti di legge
I risultati del test hanno evidenziato che tutti i partecipanti che hanno consumato due calici di vino (125 ml cad.), due flute di prosecco (100 ml cad.) e due bicchieri di birra (330 ml cad.) durante il pranzo sono rimasti ampiamente all’interno della soglia di legge. Anche la persona che ha assunto il gin (40 ml cad.) ha registrato un dato negativo.Tuttavia, il test ha anche messo in luce un effetto moltiplicatore dell’alcol: alla seconda misurazione, il tasso alcolemico è aumentato significativamente rispetto alla prima, raggiungendo, nel caso del gin, un valore di 0,21 contro lo 0,08 della prima bevuta. Questo dato sottolinea l’importanza di considerare la velocità con cui l’alcol viene metabolizzato dall’organismo e di non sottovalutare gli effetti cumulativi.
Attenzione ai freni inibitori: l’alcol altera il comportamento
Nonostante i risultati rassicuranti sui livelli di alcol nel sangue, il test di Quattroruote ha evidenziato un aspetto cruciale: l’alcol è in grado di abbassare i freni inibitori, alterando il comportamento e la percezione del rischio, anche quando il tasso alcolemico rientra nei limiti di legge. L’analisi degli atteggiamenti statici e dinamici dei partecipanti ha rivelato come l’alcol possa indurre a comportamenti imprudenti e a una sottovalutazione dei pericoli, aumentando il rischio di incidenti stradali.
Nuovo Codice della Strada: cosa cambia realmente?
La pubblicazione di Quattroruote giunge in un momento di grande dibattito sul nuovo Codice della Strada, con particolare attenzione alle norme sulla guida in stato di ebbrezza. La rivista sottolinea che, a livello di legge, non ci sono cambiamenti sostanziali rispetto al passato, se non l’introduzione della tolleranza zero per i recidivi. Questo significa che chi viene sorpreso a guidare in stato di ebbrezza per la seconda volta rischia sanzioni molto più severe, fino alla revoca della patente.
Moderazione e consapevolezza: la chiave per una guida sicura
Il test di Quattroruote offre una prospettiva equilibrata sulla questione della guida in stato di ebbrezza. Da un lato, rassicura sul fatto che un consumo moderato di alcol durante i pasti raramente porta al superamento dei limiti di legge. Dall’altro, mette in guardia sugli effetti dell’alcol sui freni inibitori e sulla capacità di giudizio, invitando alla prudenza e alla responsabilità. La chiave per una guida sicura risiede nella moderazione, nella consapevolezza dei propri limiti e nella rinuncia al volante quando si è consumato alcol, anche in piccole quantità.