Audizione di Mantovano al Copasir
Si è svolto un confronto di un’ora e mezza al Copasir, durante il quale è stato ascoltato l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, in merito agli accessi dell’Aisi alla banca dati Punto Fisco dell’Agenzia delle Entrate concernenti Gaetano Caputi, capo di Gabinetto della premier Giorgia Meloni. La divulgazione della documentazione, che ha suscitato il disappunto dell’intelligence, è avvenuta in quanto la procura di Roma l’ha inclusa negli atti messi a disposizione dei legali dei giornalisti del Domani, indagati in seguito a una denuncia di Caputi per una serie di articoli pubblicati dal quotidiano sul suo conto. Il Copasir potrebbe decidere di approfondire ulteriormente la questione attraverso nuove audizioni, e non si esclude la possibilità di sentire il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi.
Le motivazioni degli accessi
Mantovano ha fornito una relazione dettagliata sulle ragioni che hanno portato gli agenti dell’Aisi ad accedere alla banca dati in tre occasioni nel corso del 2023: il 23 gennaio, il 4 settembre e il 25 settembre. Il procuratore Lo Voi aveva precedentemente scritto all’allora direttore del Dis, Elisabetta Belloni, per chiedere spiegazioni sugli accessi, scoperti durante l’indagine avviata a seguito della denuncia di Caputi, al fine di individuare la fonte delle informazioni in possesso dei giornalisti del Domani. La risposta è giunta il 26 luglio tramite un documento firmato dal direttore dell’Aisi, Bruno Valensise. Nel documento si spiega che il primo accesso è stato motivato dal tentativo di alcuni ‘target’ seguiti dal servizio, coinvolti nella progettazione di un rigassificatore nel Sud Italia, di avvicinare Caputi. L’interrogazione del 4 settembre era legata all’accertamento di una parentela tra la moglie di Caputi e la moglie di un soggetto attenzionato dall’Agenzia, mentre quella del 25 settembre riguardava l’incontro di “alcuni individui attenzionati” con il capo di Gabinetto sul piano strategico nazionale sull’idrogeno.
La questione della divulgazione dei documenti riservati
La pubblicazione del documento riservato dell’Aisi su un giornale solleva interrogativi sulla gestione delle informazioni sensibili e sulle procedure di sicurezza adottate. Il Copasir potrebbe avviare un’analisi per valutare se si sia trattato di una disattenzione o di una prassi non perfettamente calibrata.
Le inchieste su Equalize e Squadra Fiore
Un’ulteriore vicenda giudiziaria che coinvolge l’intelligence riguarda le inchieste delle procure di Milano e Roma sui gruppi Equalize e Squadra Fiore, accusati di traffico di informazioni riservate. L’hacker Samuele Calamucci, indagato insieme all’ex carabiniere Carmine Gallo, ha dichiarato ai pm romani che il vicedirettore dell’Aisi, Carlo De Donno, è il capo della Squadra Fiore, secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano. De Donno ha smentito categoricamente le accuse e ha annunciato di aver dato mandato ai suoi legali di procedere giudiziariamente contro Calamucci, il Fatto Quotidiano e i pubblici ufficiali che hanno favorito la fuoriuscita di notizie contenute in un atto giudiziario secretato. Il legale del generale ha presentato una denuncia-querela per calunnia presso la procura di Roma.
Implicazioni e necessità di chiarezza
Le vicende che coinvolgono l’Aisi e il capo di Gabinetto della premier Meloni sollevano interrogativi sulla trasparenza e sull’uso delle informazioni da parte dell’intelligence. È fondamentale che il Copasir conduca un’indagine approfondita per fare chiarezza sulle motivazioni degli accessi, sulle procedure di sicurezza e sulle accuse mosse contro il vicedirettore dell’Aisi, al fine di garantire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.