Daspo quinquennale per gli ultras coinvolti negli scontri
Il Questore di Udine ha inflitto un Daspo di cinque anni a otto ultras fermati in seguito all’assalto al treno avvenuto sabato sera nei pressi della stazione ferroviaria di Basiliano, al termine dell’incontro di Serie A tra Udinese e Venezia. La decisione è stata presa in risposta ai gravi disordini che hanno visto coinvolti i tifosi.
Identikit degli ultras colpiti dal provvedimento
Gli otto ultras colpiti dal Daspo sono stati identificati come segue: cinque cittadini austriaci e un bosniaco, residenti in Austria e noti come supporter del Salisburgo, e un albanese e un italiano, entrambi residenti a Udine e tifosi dell’Udinese. Per questi ultimi due, oltre al Daspo, è stato disposto anche l’obbligo di firma, una misura restrittiva aggiuntiva.
Udienza per direttissima in corso a Udine
Presso il tribunale di Udine è in corso l’udienza per direttissima a carico degli otto ultras. Le accuse contestate includono blocco ferroviario, rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale, utilizzo di artifizi pirotecnici e possesso di bastoni durante una manifestazione sportiva. Si prevede che l’esito dell’udienza sarà reso noto in serata, dopo che i difensori degli imputati hanno avanzato richiesta di patteggiamento.
Dettagli sull’assalto al treno e le conseguenze legali
L’assalto al treno, avvenuto nei pressi della stazione di Basiliano, ha causato notevoli disagi e danni. Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente per sedare gli scontri e fermare i responsabili. Le accuse mosse agli ultras sono particolarmente gravi e riflettono la serietà dei reati commessi. Il Daspo, acronimo di Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive, è una misura amministrativa che vieta ai soggetti colpiti di partecipare a eventi sportivi per un determinato periodo di tempo.
Riflessioni sulla violenza negli stadi e la necessità di misure preventive
Episodi come questo evidenziano la persistente problematica della violenza negli stadi e nei suoi dintorni. È fondamentale che le autorità competenti continuino a implementare misure preventive e repressive per contrastare tali fenomeni, garantendo la sicurezza e l’ordine pubblico durante gli eventi sportivi. Il Daspo rappresenta uno strumento utile, ma è necessario un approccio più ampio che coinvolga anche l’educazione e la sensibilizzazione dei tifosi.