Un atto di eroismo lungo le rive dell’Adda
Il 26 febbraio prossimo, Federico Vanelli, 33 anni, riceverà al Quirinale l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana. Questo riconoscimento gli viene conferito per il suo atto di straordinario coraggio: il salvataggio di un giovane trascinato via dalla corrente impetuosa del fiume Adda. L’evento risale al 20 luglio scorso, quando Vanelli, senza esitazione, si è gettato nelle acque insidiose per soccorrere il ragazzo in difficoltà.
Oltre la malattia, un istinto di altruismo
Ciò che rende ancora più significativo il gesto di Vanelli è la sua condizione di salute. L’atleta, infatti, è fermato nella sua carriera da una malattia cardiaca. Nonostante ciò, la sua determinazione nel salvare una vita non ha vacillato. “Quando qualche ora fa mi hanno comunicato che sarò premiato – ha spiegato all’ANSA – sono rimasto incredulo”. Le sue parole riflettono l’umiltà e la profonda umanità che lo contraddistinguono.
Il silenzio dell’azione, l’eco dell’empatia
Vanelli descrive il momento del salvataggio come un’esperienza di silenzio interiore, una concentrazione totale volta a compiere l’azione necessaria. “La cosa più impressa nel corso del salvataggio – aggiunge – è il silenzio. Come se fossi totalmente concentrato nel provare a farcela, nel cercare di salvare quella vita. Il silenzio fino a quando non l’ho portato al sicuro. In quel momento le gambe si sono mosse da sole. Sentivo che o lo salvavo o lo salvavo: non c’erano alternative”. Le sue parole rivelano un istinto primario, un’empatia profonda verso chi si trova in pericolo. “Io credo – conclude Vanelli – nell’empatia umana”.
Un campione nello sport e nella vita
Federico Vanelli non è nuovo a imprese straordinarie. Il suo nome è inciso negli annali del nuoto italiano grazie alla medaglia di bronzo conquistata ai mondiali di Budapest 2017 nella 5 chilometri a squadre, e all’oro e all’argento vinti agli europei di nuoto di fondo di Hoorn nel 2016. Questi successi sportivi testimoniano il suo talento e la sua dedizione, qualità che ha dimostrato di possedere anche al di fuori delle competizioni, diventando un esempio di coraggio e altruismo per tutta la comunità.
Un esempio di valore civico
La storia di Federico Vanelli è un potente promemoria del valore dell’altruismo e del coraggio civico. In un’epoca spesso segnata dall’indifferenza, il suo gesto eroico ci ricorda l’importanza di essere pronti ad aiutare chi si trova in difficoltà, mettendo a rischio la propria incolumità per salvare una vita. L’onorificenza che gli verrà conferita è un giusto riconoscimento per un uomo che ha saputo trasformare la sua esperienza di atleta in un atto di straordinaria umanità.