Un’apertura straordinaria al PalaDozza
Il Bologna Festival si prepara a celebrare la sua 44esima edizione con un evento di portata storica: il ritorno dei Berliner Philharmoniker a Bologna, dopo ben 74 anni. L’orchestra, diretta dal maestro Riccardo Muti, si esibirà il 2 maggio al PalaDozza, una scelta dettata dalla volontà di Illumia, sostenitrice della serata, di accogliere un pubblico più ampio rispetto alla tradizionale sede dell’Auditorium Manzoni. L’ultima apparizione dei Berliner a Bologna risale al 2 maggio 1951, sotto la guida di Wilhelm Furtwängler, rendendo questo concerto un momento di grande significato culturale e storico per la città.
Il programma della serata prevede un omaggio alla musica italiana con brani di Rossini e Verdi, affiancati dalla maestosità di Brahms. L’intero incasso sarà devoluto in beneficenza a tre importanti realtà del territorio: ANT, Fondazione Policlinico Sant’Orsola e Associazione La Mongolfiera, unendo così l’eccellenza musicale all’impegno sociale.
Ospiti internazionali e debutti
La programmazione del Bologna Festival non si limita all’evento inaugurale. Il 9 giugno, la London Symphony Orchestra farà il suo debutto al festival, guidata dal suo nuovo direttore musicale, Antonio Pappano, una figura ben nota al pubblico bolognese. Ad accompagnare l’orchestra sarà la violinista Lisa Batiashvili, con un programma che spazierà da Richard Strauss a Mozart, fino alla Sinfonia Fantastica di Berlioz.
Un altro momento clou sarà il concerto del 17 ottobre con l’Orchestra della RAI, diretta da Kirill Petrenko, attuale direttore musicale dei Berliner Philharmoniker, creando un ideale cerchio che unisce le due prestigiose orchestre. Il festival ospiterà anche grandi solisti come la violoncellista Sol Gabetta (al suo debutto al Bologna Festival), le pianiste Angela Hewitt e Andrea Lucchesini, i Cameristi della Scala e l’ensemble barocco Europa Galante guidato da Fabio Biondi.
Eventi speciali e iniziative
Il Bologna Festival non dimentica le proprie radici e la storia della musica. Il 17 maggio, in occasione del bicentenario della morte di Stanislao Mattei, maestro di Rossini, verrà proposto l’Oratorio della Passione, composto nel 1792 su libretto di Pietro Metastasio. L’evento, ad ingresso gratuito, rappresenta un’occasione unica per riscoprire un compositore importante per la formazione del genio rossiniano.
La manifestazione si articola in diverse sezioni, che spaziano tra vari generi musicali e si diffondono in tutta la città: Carteggi musicali, Giovani Talenti (ciclo cameristico), Il Nuovo, l’Antico, l’Altrove (musiche antiche, contemporanee e dal mondo), Baby BoFè (per bambini e famiglie), Note sul registro (progetto didattico nelle scuole) e Classica in Sneakers alla Birreria Popolare.
La cultura come motore di crescita
Il neoassessore alla cultura del Comune di Bologna, Daniele Del Pozzo, ha sottolineato come il Bologna Festival sia un modello virtuoso che unisce intelligenza e cuore, rendendo l’arte accessibile a tutti e migliorando la qualità della vita. Maddalena Da Lisca, sovrintendente e direttrice artistica del festival, ha ribadito l’impegno costante nel riempire la città di musica di qualità, collaborando con le istituzioni pubbliche e private per divulgare il repertorio e promuovere la bellezza e l’arte come strumenti per migliorare la vita della comunità.
Un festival per tutti, tra tradizione e innovazione
Il Bologna Festival si conferma un appuntamento imprescindibile per gli amanti della musica e della cultura. La scelta di aprire la stagione con i Berliner Philharmoniker al PalaDozza è un segnale forte di apertura e inclusione, che permette a un pubblico più ampio di godere di un’esperienza musicale unica. La programmazione, ricca di eventi speciali, debutti e ospiti internazionali, dimostra la capacità del festival di coniugare tradizione e innovazione, offrendo un’offerta culturale variegata e di alta qualità, capace di soddisfare i gusti di un pubblico eterogeneo e di contribuire alla crescita culturale della città.