Le parole di Malagò
Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha espresso un parere favorevole sul nuovo format della Champions League. Durante la presentazione di “Linea Azzurri”, Malagò ha commentato le recenti modifiche apportate alle competizioni UEFA, sottolineando come, nonostante le sue iniziali perplessità, il nuovo sistema sembri funzionare.
Scetticismo iniziale e cambio di opinione
“Ero scettico, invece mi sembra che la cosa funzioni”, ha dichiarato Malagò. Il presidente del CONI ha spiegato di aver avuto dubbi riguardo al nuovo format, che prevede un numero maggiore di partite per ogni squadra nella fase a gironi. Inizialmente, si temeva che le squadre più forti avrebbero avuto un vantaggio maggiore, emergendo con facilità grazie al maggior numero di incontri. Tuttavia, Malagò ha ammesso che i risultati hanno dimostrato il contrario.
Risultati meno scontati
“I risultati per una serie di motivi sono stati meno scontati”, ha continuato Malagò. Il presidente del CONI ha evidenziato come le partite abbiano dimostrato una maggiore imprevedibilità rispetto al passato. “Si partiva dal presupposto che chi era più forte, essendo un piccolo campionario con 8 partite, emergesse sempre rispetto alla gara secca. In realtà non è stato così, quindi dire molto bene”, ha concluso Malagò, esprimendo la sua soddisfazione per il nuovo format.
Il nuovo format della Champions League
Il nuovo format della Champions League, entrato in vigore nella stagione 2024-2025, ha introdotto una fase a gironi con un numero maggiore di partite per ogni squadra. Questo cambiamento è stato pensato per aumentare il numero di partite di alto livello e rendere la competizione più avvincente. Le modifiche hanno suscitato diverse reazioni, ma le parole di Malagò sembrano indicare che il nuovo sistema sta funzionando, almeno dal punto di vista dell’imprevedibilità dei risultati.
Un cambiamento che premia l’equilibrio
Le parole di Malagò evidenziano come le modifiche al format della Champions League abbiano portato a un equilibrio maggiore tra le squadre. Il fatto che i risultati siano stati meno scontati è un segnale positivo per il calcio europeo, che sembra aver trovato un sistema in grado di premiare non solo la forza delle squadre, ma anche la loro capacità di adattamento e di sorprendere gli avversari. Sarà interessante vedere come si evolverà la competizione nelle prossime stagioni.