Riforma Costituzionale: Una Nuova Era per il Nicaragua
Il Nicaragua ha recentemente assistito a una significativa revisione della sua Costituzione, con l’introduzione della figura di ‘copresidente’ e ‘copresidentessa’. Questa modifica, approvata all’unanimità dal Parlamento in seconda e definitiva votazione, stabilisce che la Presidenza della Repubblica sarà ora composta da due figure, elette tramite suffragio universale. La mossa sembra consolidare ulteriormente il potere del presidente Daniel Ortega e della sua consorte, Rosario Murillo, ora designata anche come ‘copresidentessa’.
Dettagli della Riforma: Estensione del Mandato e Coordinamento dei Poteri
Oltre all’introduzione della copresidenza, la riforma costituzionale ha esteso il mandato presidenziale da cinque a sei anni. Un altro aspetto cruciale è l’imposizione che l’Esecutivo coordini tutti gli altri poteri dello Stato, una mossa che solleva preoccupazioni riguardo alla separazione dei poteri e all’indipendenza delle istituzioni. Questi emendamenti, proposti da Ortega, rafforzano ulteriormente il controllo del governo sul paese.
Esclusione dell’Opposizione: Requisiti Stringenti per la Candidatura
Un aspetto particolarmente controverso della riforma riguarda i requisiti per la candidatura alla copresidenza. Per essere eleggibili, i candidati devono aver risieduto in modo continuativo in Nicaragua nei sei anni precedenti le elezioni, non essere stati dichiarati ‘traditori della patria’ e non aver acquisito un’altra nazionalità. Queste condizioni escludono di fatto tutti i principali dirigenti dell’opposizione, molti dei quali sono stati esiliati e privati della cittadinanza nicaraguense due anni fa. Figure come Cristiana e Juan Sebastián Chamorro, Félix Maradiaga e altri sono ora esclusi dal processo democratico, consolidando il controllo del potere da parte di Ortega e Murillo.
Contesto Politico: Il Potere di Ortega e Murillo
Daniel Ortega, 79 anni, è al potere dal 2007 e governa il Nicaragua con pugno di ferro dal 2017, insieme alla moglie Rosario Murillo. La recente riforma costituzionale sembra essere un ulteriore passo per consolidare il loro potere e garantire una successione politica controllata. La situazione politica nel paese centroamericano è sempre più critica, con la repressione dell’opposizione e la limitazione delle libertà civili.
Implicazioni della Riforma e Prospettive Future
La riforma costituzionale in Nicaragua rappresenta un ulteriore passo verso un sistema di potere sempre più centralizzato nelle mani di Daniel Ortega e Rosario Murillo. L’esclusione dell’opposizione dal processo elettorale solleva serie preoccupazioni riguardo alla democrazia e ai diritti umani nel paese. La comunità internazionale dovrebbe monitorare attentamente la situazione e considerare ulteriori misure per promuovere un processo democratico inclusivo e trasparente. La stabilità politica e sociale del Nicaragua dipenderà dalla capacità del governo di rispettare i principi democratici e di garantire i diritti di tutti i cittadini.