L’addio a Santina Calleri, voce della lotta contro l’amianto
Casale Monferrato è in lutto per la scomparsa di Santina Calleri, figura di spicco dell’Afeva (Associazione familiari e vittime amianto). All’età di 80 anni, Santina si è spenta dopo aver combattuto per circa tre anni contro il mesotelioma, una forma di cancro aggressiva causata dall’esposizione all’amianto. La sua morte rappresenta una grave perdita per la comunità locale e per l’associazione, di cui era un membro attivo e stimato.
Santina Calleri non era solo una vittima dell’amianto, ma anche una combattente tenace che ha dedicato la sua vita alla ricerca di giustizia per sé e per tutti coloro che hanno subito le conseguenze devastanti di questa sostanza tossica. La sua presenza nel direttivo dell’Afeva ha rappresentato un punto di riferimento per molti, e la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile.
Il ricordo dell’Afeva: “Un motivo in più per combattere”
L’Afeva ha espresso il suo cordoglio attraverso un comunicato, sottolineando come la perdita di Santina rappresenti un ulteriore motivo per intensificare la lotta contro l’amianto. “Adesso abbiamo un motivo in più per unirci a contrastare l’amianto killer”, ha dichiarato l’associazione, ricordando con affetto il “dolce sorriso” e la “sorprendente forza e voglia di reagire” di Tina. L’Afeva ha ribadito la volontà di combattere “in tutti i modi” questa terribile malattia che continua a mietere vittime, nonostante i progressi della medicina.
Bruno Pesce, storico portavoce dell’Afeva, ha condiviso il suo profondo dolore per la scomparsa di Santina, sottolineando come questa tragedia debba rafforzare l’impegno dell’associazione. “L’amarezza per la scomparsa di Tina deve farci trovare un motivo in più per sopportare la tragedia legata al polverino killer e continuare a combattere affinché finisca”, ha affermato Pesce, ribadendo i tre principi cardine dell’Afeva: ricerca, giustizia e coinvolgimento della politica.
L’eredità di Santina: un impegno per la giustizia e la prevenzione
La storia di Santina Calleri è un monito costante sulle conseguenze devastanti dell’esposizione all’amianto, una piaga che ha colpito duramente la regione del Monferrato, in particolare Casale Monferrato, sede di una storica fabbrica di eternit. La sua lotta personale contro la malattia e il suo impegno attivo nell’Afeva hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere la ricerca di soluzioni per prevenire ulteriori casi di mesotelioma e altre patologie correlate all’amianto.
La sua eredità è un invito a non abbassare la guardia, a continuare a chiedere giustizia per le vittime dell’amianto e a lavorare affinché le nuove generazioni non debbano più affrontare questo terribile problema. La sua memoria continuerà a vivere attraverso l’impegno dell’Afeva e di tutti coloro che si battono per un futuro senza amianto.
Una riflessione sulla lotta contro l’amianto
La scomparsa di Santina Calleri è un tragico promemoria delle conseguenze dell’esposizione all’amianto. La sua storia sottolinea l’importanza di una lotta continua e determinata per la giustizia e la prevenzione. La comunità di Casale Monferrato, che ha subito un pesante tributo a causa dell’amianto, deve trarre forza dalla perdita di Santina per rinnovare il suo impegno. È fondamentale che le istituzioni, la ricerca scientifica e la società civile lavorino insieme per eliminare definitivamente questa piaga e per garantire un futuro più sicuro e sano per tutti.