Oltre le sbarre: un viaggio fotografico nella quotidianità del carcere minorile
Letti disfatti, fotografie appese ai muri, oggetti personali sparsi qua e là: sono questi i dettagli che emergono dalle 200 immagini scattate dal fotografo Francesco Cocco all’interno dell’Istituto Penale Minorile (IPM) e del Centro di Giustizia Minorile di Bologna. Un progetto che va oltre la semplice documentazione, offrendo uno sguardo intimo e inedito sulla vita quotidiana dei giovani detenuti. Le fotografie, prive di figure umane, riescono paradossalmente a evocare la presenza dei ragazzi attraverso gli oggetti e gli spazi che abitano, rivelando una realtà spesso nascosta all’immaginario collettivo.
Un ‘Repertorio di immagini’ per stimolare la riflessione
Il volume, intitolato ‘Repertorio di immagini degli spazi trattamentali del centro giustizia minorile di Bologna’, è stato realizzato dal Garante dei detenuti dell’Emilia-Romagna, Roberto Cavalieri, in collaborazione con Francesco Cocco e il Centro di Giustizia Minorile dell’Emilia-Romagna e Marche. La presentazione del progetto, avvenuta alla presenza di figure istituzionali come il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Maurizio Fabbri, e la presidente del Tribunale per i minorenni di Bologna, Gabriella Tomai, ha sottolineato l’importanza di questi spazi per il recupero socioeducativo dei reclusi. “Volevamo rappresentare gli spazi su cui spesso la politica e i cittadini riflettono”, ha affermato Cavalieri, sottolineando come questi luoghi vadano riempiti di significato e non abbandonati.
Il sovraffollamento: una sfida per la dignità detentiva
Un recente sopralluogo del Garante dei detenuti del Comune di Bologna, Antonio Iannello, ha rivelato una situazione di sovraffollamento nell’IPM, con 51 ragazzi ospitati a fronte di una capienza regolamentare di 40. “Quando i numeri assumono queste gravi proporzioni – ha spiegato Iannello – si amplifica ogni difficoltà che attiene alla già precaria quotidianità detentiva”. Questo dato evidenzia le criticità del sistema penitenziario minorile e la necessità di interventi urgenti per garantire condizioni di vita dignitose e favorire il percorso di riabilitazione dei giovani.
Un progetto che restituisce dignità e apre al dialogo
Il presidente dell’Assemblea legislativa, Maurizio Fabbri, ha sottolineato l’importanza di questo progetto per mostrare all’esterno la realtà degli spazi del carcere minorile e per restituire dignità a questi luoghi. “In queste prime settimane di Assemblea si sta mettendo un accento importante sulla detenzione nelle carceri”, ha affermato Fabbri, evidenziando l’impegno delle istituzioni nel promuovere un dibattito costruttivo sul tema della giustizia minorile e del recupero sociale.
Riflessioni sulla detenzione minorile e il suo impatto sociale
La mostra fotografica di Francesco Cocco offre uno sguardo penetrante sulla vita all’interno del carcere minorile di Bologna, un mondo spesso ignorato o frainteso. L’assenza di persone nelle immagini paradossalmente amplifica la presenza dei ragazzi attraverso i loro oggetti e gli spazi che abitano, ricordandoci che dietro ogni numero e statistica ci sono individui con storie e speranze. Il sovraffollamento dell’IPM è un campanello d’allarme che ci spinge a riflettere sull’efficacia del sistema penitenziario e sulla necessità di investire in programmi di recupero e reinserimento sociale. Questa iniziativa del Garante dei detenuti dell’Emilia-Romagna è un passo importante verso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e la promozione di un dialogo costruttivo tra istituzioni e società civile. È fondamentale che la politica e la cittadinanza si impegnino a riempire di significato questi spazi, garantendo ai giovani detenuti opportunità di crescita personale e di reintegrazione nella società.