Un anno di celebrazioni per il gigante della polifonia
Palestrina, città natale del celebre compositore Giovanni Pierluigi, si appresta a celebrare il cinquecentenario della sua nascita con un fitto programma di eventi che si protrarranno per tutto il 2025. Nonostante la data esatta di nascita sia sconosciuta a causa della perdita degli archivi, la città, situata a pochi chilometri da Roma, si prepara a onorare il suo illustre cittadino, figura di spicco della musica sacra del Cinquecento e fonte di ispirazione per generazioni di musicisti.
La Fondazione Giovanni Pierluigi da Palestrina, sotto la supervisione del Comitato per le celebrazioni istituito dal Ministero della Cultura, ha organizzato un calendario ricco di appuntamenti. Tra questi, spicca l’emissione di un francobollo commemorativo da parte di Poste Italiane, con annullo speciale, che sarà presentato il 2 febbraio nella casa natale del musicista, alla presenza di esponenti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Un ritratto ritrovato: il volto giovane di Palestrina
Tra le novità più significative delle celebrazioni, la Fondazione ha annunciato l’esposizione di un ritratto inedito di Giovanni Pierluigi, risalente al 1566. Questo dipinto, un olio su tela di autore anonimo, probabilmente di scuola fiamminga, è stato recentemente acquistato a Londra da Sotheby’s. Il ritratto, il più antico conosciuto del compositore, mostra un Pierluigi giovane, testimoniando la sua precoce notorietà e apprezzamento. L’opera sarà esposta nella casa natale del musicista, affiancandosi a un altro ritratto, datato intorno al 1580, che lo raffigura più maturo e con la barba bianca, precedentemente appartenuto alla pinacoteca del Principe Barberini.
Palestrina: vita, opere e l’eredità musicale
Giovanni Pierluigi da Palestrina, organista nella cattedrale della sua città natale, trascorse gran parte della sua vita a Roma, dove divenne maestro della cappella papale in Vaticano e nelle principali basiliche della città. La sua produzione musicale, comprendente 105 messe e un vasto corpus di composizioni sacre, lo ha consacrato come il massimo autore del suo tempo e un punto di riferimento per le generazioni successive. Nonostante la sua sepoltura nella Basilica di San Pietro, la sua tomba fu distrutta durante i lavori di ristrutturazione e i suoi resti finirono in un ossario comune.
Un programma ricco di concerti e convegni internazionali
L’anno palestriniano si è aperto ufficialmente l’11 gennaio con un concerto del Coro dell’Università del Minnesota nella cattedrale di Sant’Agapito. Tra gli appuntamenti più attesi, il concerto del 22 gennaio ha visto il coro The Tallis Scholars, considerato tra i migliori gruppi vocali di musica sacra al mondo, accostare le composizioni di Palestrina a quelle di Arvo Part, evidenziando le analogie tra i due autori. Il 16 maggio, si terrà un convegno internazionale dal titolo “Palestrina, vita, opere, stile e ascendenze”, con la partecipazione di studiosi provenienti da tutto il mondo, aperto dal Coro della Cappella Sistina. Altri importanti appuntamenti musicali vedranno protagonisti il Westminster Cathedral Choir (25 aprile) e cori provenienti da Austria, Germania, Stati Uniti e Giappone. Sarà inaugurata anche la seconda ala della biblioteca specializzata nel rinascimento musicale, che si aggiungerà ai 12.000 volumi già presenti.
Palestrina: una città che vive nel nome del suo genio
La casa-museo del musicista, situata nel cuore del centro storico della città, è stata acquisita dallo Stato negli anni Cinquanta. Nonostante Palestrina non abbia avuto discendenti diretti, il suo nome è indissolubilmente legato alla sua città natale. Come affermato dal presidente della Fondazione, Marco Angelini, “Giovanni Pierluigi è noto nel mondo come il Palestrina e molti di quanti cercano informazioni su di lui scoprono che a chiamarsi così è la città in cui nacque”. Per gli abitanti di Palestrina, il compositore è affettuosamente chiamato “Il Pierluigi”, come se fosse una persona di famiglia, simbolo di un legame profondo tra la città e il suo più illustre cittadino.
Un’eredità culturale da custodire
Le celebrazioni per il cinquecentenario di Giovanni Pierluigi da Palestrina rappresentano un’occasione unica per riscoprire e valorizzare l’immenso patrimonio culturale e musicale che questo genio ha lasciato in eredità. La sua musica, espressione di una profonda spiritualità e di una maestria compositiva senza pari, continua ad affascinare e ispirare, testimoniando la forza universale dell’arte. Gli eventi organizzati a Palestrina offrono un’opportunità preziosa per approfondire la conoscenza della sua vita e delle sue opere, contribuendo a mantenere vivo il suo ricordo e la sua influenza nel mondo della musica.