Un Ritmo di Transizione Inattuabile
Durante un’audizione al Senato francese, Florent Ménegaux, CEO di Michelin, ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla rapidità con cui l’industria automobilistica sta affrontando la transizione verso i veicoli elettrici. Ménegaux ha dichiarato che il ritmo attuale è “quasi impossibile” da sostenere, sottolineando come questa trasformazione, sebbene “inevitabile”, debba avvenire a un ritmo che permetta alle aziende di adattarsi e competere efficacemente. Ha insistito sulla necessità di “ascoltare gli industriali e i clienti” per trovare un equilibrio più sostenibile.
Invasione Asiatica e Competitività
Un punto cruciale dell’intervento di Ménegaux è stato l’allarme lanciato riguardo alla “massiccia invasione” di pneumatici importati dai mercati asiatici. Questi prodotti, beneficiando di costi di produzione inferiori, rappresentano una sfida significativa per i produttori europei. Il CEO di Michelin ha evidenziato come le aziende europee del settore si trovino a fronteggiare una concorrenza sleale, aggravata dall’aumento dei costi energetici e dell’inflazione in Europa e negli Stati Uniti. Per contrastare questa situazione, Ménegaux ha richiesto “meno costi e meno tasse”, sostenendo che solo attraverso una politica di costi più favorevole e una tassazione ridotta, i produttori europei potranno competere ad armi pari con i concorrenti asiatici.
Richieste di Supporto alle Autorità
Ménegaux ha lanciato un appello diretto alle autorità francesi ed europee affinché sostengano i produttori europei attraverso una politica più efficace in termini di costi energetici e tassazione. Ha sottolineato la necessità di creare “una maggiore parità di condizioni in termini di competitività globale”, riconoscendo che Michelin ha perso quote di mercato negli ultimi due decenni, pur mantenendo una posizione di leadership a livello mondiale nel settore dei pneumatici. Nonostante una stabilizzazione in termini di valore negli ultimi 10 anni, i volumi di vendita sono ancora in calo, e le sfide poste dalla sovraccapacità globale, dalle tensioni geopolitiche e dagli effetti del Covid-19 hanno reso la situazione ancora più complessa. Ménegaux ha ribadito che i costi di produzione in Europa e negli Stati Uniti sono aumentati significativamente rispetto all’Asia a causa dei costi energetici e dell’inflazione, creando un gap competitivo difficile da colmare.
Il Contesto Globale e le Sfide del Settore
Il settore dei pneumatici, come molti altri settori industriali, si trova ad affrontare una serie di sfide globali che ne influenzano profondamente l’operatività. La sovraccapacità produttiva, ovvero la situazione in cui l’offerta di prodotti supera la domanda, è un problema persistente che esercita una pressione al ribasso sui prezzi e riduce i margini di profitto. A ciò si aggiungono le tensioni geopolitiche, che possono interrompere le catene di approvvigionamento e causare fluttuazioni dei prezzi delle materie prime. Gli strascichi della pandemia di COVID-19, con le sue ondate di chiusure e riaperture, hanno ulteriormente complicato la situazione, creando incertezza e volatilità nei mercati. In questo contesto difficile, le aziende come Michelin devono navigare tra le sfide della globalizzazione, della competizione e delle transizioni tecnologiche, cercando di mantenere la propria posizione di mercato e di innovare per il futuro.
Un Equilibrio Necessario
Le dichiarazioni di Florent Ménegaux evidenziano un problema cruciale: la necessità di un approccio più equilibrato alla transizione verso l’elettrico. Mentre l’obiettivo di una mobilità sostenibile è fondamentale, è altrettanto importante garantire che le aziende europee possano competere in modo equo nel mercato globale. Le richieste di sostegno da parte delle autorità europee non devono essere viste come un freno all’innovazione, ma come un modo per garantire che la transizione avvenga in modo sostenibile, preservando posti di lavoro e competenze nel continente. È fondamentale che le politiche pubbliche tengano conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti, dai produttori ai consumatori, per trovare un percorso di crescita che sia vantaggioso per tutti.