Un debutto teatrale e concettuale
Alessandro Michele ha fatto il suo ingresso nel mondo dell’haute couture per Valentino con una sfilata memorabile a Parigi. La collezione, intitolata “Vertigineaux”, è stata presentata nel suggestivo Palazzo della Borsa, un luogo insolito che ha contribuito a rendere l’evento ancora più speciale. La scenografia, con un sipario blu notte e scritte di luci rosse che rimandavano a riferimenti storici e artistici, ha creato un’atmosfera teatrale che ha preparato il pubblico alla visione di capi spettacolari.
Un catalogo di riferimenti culturali
La collezione “Vertigineaux” si è rivelata un vero e proprio catalogo di riferimenti culturali, storici e artistici. Ogni abito, lavorato con le più complesse tecniche dell’alta moda, rappresentava personaggi e correnti artistiche, storia e filosofia, regine e protagonisti delle fiabe, come Alice nel Paese delle Meraviglie, o della Commedia dell’Arte. L’ispirazione principale di Michele è stata tratta dall'”Infinito delle Liste” di Umberto Eco, che ha portato lo stilista a concepire ogni abito come un elenco unico e irripetibile, un catalogo di parole che procede per accumulazione e giustapposizione.
L’infinito negli elenchi di Michele
Alessandro Michele ha spiegato come l’idea dell’elenco, secondo l’interpretazione di Umberto Eco, sia stata fondamentale per la creazione della collezione. “L’elenco è all’origine della cultura”, ha affermato lo stilista, sottolineando come gli elenchi siano un modo per affrontare l’infinito, per dare ordine al caos. Ogni abito di “Vertigineaux” è un elenco di elementi materiali e immateriali: proporzioni, emozioni, riferimenti pittorici, note merceologiche, trapunte biografiche, trame cinematografiche, geometrie cromatiche, cuciture filosofiche, segni musicali, orditure simboliche, ricami linguistici, frammenti botanici, archetipi visivi, tessuti storici, intarsi narrativi, nodi relazionali. Una vera e propria summa di mondi interconnessi.
Un parterre de roi
Ad assistere alla sfilata di Alessandro Michele c’era un parterre de roi di ospiti illustri, tra cui sir Elton John, Alba Rotwacher, Colman Domingo, Carla Bruni Sarkozy, i brand ambassador Jeff Satur e Lim.yoona, e Nick Cave. La presenza di queste personalità di spicco ha sottolineato l’importanza e l’impatto della collezione nel mondo della moda.
“Eccetera Eccetera”: la conclusione della sfilata
La sfilata si è conclusa con la scritta “Eccetera Eccetera”, ripetuta più volte, e sulle note di Romeo e Giulietta di Prokofiev. Questo finale ha ribadito l’idea di un catalogo infinito, di una vertigine che nasce dalla natura incompiuta di ogni possibile catalogazione, un’esplorazione della sete di infinito che dimora in ogni cosa finita.
Un’interpretazione audace e raffinata
La collezione “Vertigineaux” di Alessandro Michele per Valentino rappresenta un debutto audace e raffinato nell’haute couture. Michele, con la sua visione concettuale e teatrale, ha saputo trasformare l’idea dell’elenco di Umberto Eco in una serie di abiti spettacolari e ricchi di significato. La sua capacità di mescolare riferimenti culturali, storici e artistici in un unico outfit dimostra la sua profonda conoscenza della moda e la sua abilità nel creare opere d’arte indossabili. La sfilata è stata un vero e proprio spettacolo che ha lasciato il pubblico affascinato e stimolato.