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Proteste a Udine per il diritto all’educazione in Palestina
Nella notte, il Comitato per la Palestina di Udine ha dato vita a una serie di proteste attraverso l’esposizione di striscioni in vari punti della città. L’iniziativa, legata alla Giornata Internazionale dell’Educazione, ha avuto lo scopo di attirare l’attenzione sulla grave situazione che affligge il sistema educativo palestinese, in particolare nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Gli attivisti hanno espresso preoccupazione per la distruzione delle istituzioni accademiche e per le conseguenze che ciò comporta per le future generazioni di palestinesi.
Il “scolasticidio”: una strategia di cancellazione culturale
Gli attivisti del Comitato hanno denunciato con forza la distruzione del sistema educativo come parte di una strategia deliberata per cancellare l’identità e la storia palestinese. Il termine ‘scolasticidio’, coniato durante l’aggressione a Gaza del 2009, è stato ripreso per descrivere la soppressione della conoscenza indigena e della continuità culturale attraverso la distruzione del sistema scolastico. Questa pratica, secondo il Comitato, mira a minare il futuro della società palestinese, impedendo alle nuove generazioni di accedere all’istruzione e alla cultura.
Dati allarmanti: scuole e università distrutte, migliaia di vittime
Il Comitato ha riportato dati allarmanti sulla situazione delle scuole e delle università palestinesi. A fine ottobre, Israele ha vietato le attività dell’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite che gestisce numerose scuole nei territori palestinesi. Gli attacchi israeliani hanno causato la distruzione di tutte le 12 università di Gaza e di almeno l’88% delle scuole. Un rapporto Ocha di fine dicembre ha rivelato che quasi 12.000 studenti e 481 docenti sono stati uccisi, mentre 19.000 studenti e 2.569 docenti sono rimasti feriti. Queste cifre testimoniano la gravità della situazione e l’impatto devastante del conflitto sul sistema educativo.
Manifestazione regionale a Trieste
In segno di protesta e solidarietà, il Comitato per la Palestina di Udine ha annunciato la sua partecipazione alla manifestazione regionale in programma domani a Trieste. L’iniziativa rappresenta un’occasione per dare voce alle preoccupazioni della comunità e per chiedere un intervento immediato da parte della comunità internazionale. Gli attivisti chiedono la fine delle violenze, la ricostruzione delle infrastrutture educative e il ripristino del diritto all’istruzione per tutti i bambini e i giovani palestinesi.
Un appello alla responsabilità internazionale
La situazione in Palestina, con la distruzione sistematica delle istituzioni educative, è un monito sulla fragilità dei diritti umani e sulla necessità di una risposta internazionale. La distruzione delle scuole e delle università non è solo una perdita per la comunità palestinese, ma un colpo al diritto universale all’educazione. La manifestazione di Trieste e le azioni del Comitato di Udine sono un appello alla responsabilità collettiva, affinché si ponga fine alle violenze e si garantisca un futuro di pace e prosperità per le nuove generazioni palestinesi.