
Il ritrovamento a ‘Mercante in fiera’
Durante l’edizione di ‘Mercante in fiera’ a Parma, un evento che attira espositori da tutta Italia specializzati nella compravendita di oggetti vintage e di interesse culturale, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) dell’Aquila hanno individuato due acquerelli di particolare pregio. Le opere, raffiguranti scene di battaglie di cavalieri, sono state realizzate da Vittorio Giunti, un artista e ceramista attivo nella prima metà del Novecento. I militari, durante i controlli di routine, hanno fotografato diversi oggetti presenti nello stand di un espositore proveniente dalla provincia di Teramo, tra cui spiccavano i due dipinti.
La conferma del furto
Le immagini dei dipinti sono state successivamente confrontate con quelle contenute nella ‘Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti’, il più grande database di opere d’arte rubate al mondo, gestito dal comando Tpc. Il confronto ha rivelato che gli acquerelli erano stati rubati nel 2018 da un’abitazione in provincia di Forlì-Cesena. Il proprietario delle opere aveva denunciato il furto alle autorità competenti. Questa scoperta ha dato il via a un’indagine più approfondita per ricostruire il percorso delle opere d’arte rubate.
Le indagini e il sequestro
Le indagini condotte dai Carabinieri hanno permesso di tracciare le fasi attraverso le quali i dipinti sono giunti in provincia di Teramo, presso l’espositore. Quest’ultimo è stato indagato per il reato di ricettazione. Grazie al dettagliato quadro probatorio fornito dai militari, l’autorità giudiziaria di Teramo ha emesso un provvedimento di dissequestro e restituzione delle opere al legittimo proprietario. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo, dimostrando la sinergia tra le forze dell’ordine e la magistratura nella lotta contro il traffico illecito di beni culturali.
Vittorio Giunti: un artista da riscoprire
Vittorio Giunti, autore degli acquerelli ritrovati, è stato un artista e ceramista italiano attivo nella prima metà del Novecento. Le sue opere, spesso caratterizzate da scene storiche e figure di cavalieri, testimoniano un’epoca di grande fermento artistico. Il recupero di questi dipinti rappresenta non solo un successo nella lotta contro il furto di opere d’arte, ma anche un’occasione per riscoprire e valorizzare il lavoro di un artista che merita maggiore attenzione. La sua produzione, spesso caratterizzata da una grande precisione nel dettaglio e da una vivace espressività, si inserisce in un contesto culturale ricco di stimoli e innovazioni.
L’importanza della tutela del patrimonio culturale
Il recupero di questi acquerelli di Vittorio Giunti sottolinea l’importanza del lavoro svolto dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri. La loro costante vigilanza, unita a strumenti come la ‘Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti’, è fondamentale per proteggere il nostro patrimonio artistico e culturale. Questo caso dimostra come anche piccole opere d’arte, sebbene non di grande notorietà, possano essere oggetto di furto e traffico illecito. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la magistratura è essenziale per garantire che tali opere ritornino ai legittimi proprietari e possano essere apprezzate dalle generazioni future. La storia di Vittorio Giunti, un artista che merita di essere riscoperto, ci ricorda il valore inestimabile del nostro patrimonio culturale e la necessità di proteggerlo con ogni mezzo.