
Un mosaico di storie di resistenza e coraggio
Il Centro di Produzione Rai di Napoli ha ospitato la presentazione di “Noi siamo coraggio. Storie senza censura”, il nuovo podcast di Désirée Klain per Original Rai Play Sound. Questo progetto si propone di illuminare le vicende di coloro che, nel mondo del giornalismo, dell’attivismo e della società civile, si battono quotidianamente per la giustizia e la verità, spesso a costo di grandi sacrifici personali. Il podcast, articolato in dieci puntate, offre un ritratto intimo e profondo di figure che incarnano il coraggio, la resilienza e l’impegno civile.
Voci che non si arrendono
Andrea Borgnino, Responsabile Podcast Originali RaiPlaySound – Ebu Radio, ha sottolineato come il podcast non si limiti a celebrare l’eroismo di questi individui, ma esplori anche le difficoltà e le sfide che si trovano ad affrontare, come la vita sotto scorta o le conseguenze personali derivanti dal loro lavoro. Désirée Klain, autrice e conduttrice del podcast, ha espresso la sua gratitudine verso Rai Play Sound per averle dato l’opportunità di raccontare queste storie, sottolineando come le persone intervistate siano state fondamentali nel suo percorso di attivista e giornalista.
I protagonisti del podcast
Il podcast si apre con un’intervista esclusiva a Stella Moris, avvocata e moglie di Julian Assange, che ha dedicato la sua vita alla difesa della libertà di stampa. Tra le altre voci spiccano quella di Marilena Natale, cronista campana sotto scorta dal 2017, che con le sue inchieste si è distinta per la lotta alla camorra; Mirella La Magna, che con Felice Pignataro ha creato a Scampia un centro di “pronto soccorso culturale” attraverso l’associazione Gridas; la giornalista palestinese Youmna El Sayed, reporter di Al Jazeera; Anna Motta, madre di Mario Paciolla, giornalista trovato senza vita in Colombia; Nino Daniele, ex sindaco di Ercolano, che ha promosso un metodo di reazione sociale al pizzo; Paolo Siani, fratello di Giancarlo Siani, pediatra e deputato impegnato nella tutela dei diritti dei minori; Zhanna Zhukova, giornalista ucraina a Napoli, e le attiviste Ola Karinkova e Fatou Diako, che hanno realizzato iniziative solidali in zone di guerra; Claudio Mazzone e Luigi de Magistris, che analizzano il fenomeno della ‘social-camorra’; Najeeb Farzad, giornalista afghano rifugiato in Italia, e Barbara Schiavulli, inviata di guerra.
Un legame con il festival Imbavagliati
Nino Daniele ha evidenziato come le storie raccontate nel podcast siano strettamente legate al festival internazionale di giornalismo civile “Imbavagliati” e al Premio Pimentel Fonseca, ideati e diretti da Désirée Klain, che dal 2015 portano a Napoli le voci di giornalisti minacciati da tutto il mondo. Questo legame sottolinea l’importanza di dare spazio a coloro che, con coraggio e determinazione, si battono per la libertà di informazione e la giustizia sociale.
L’importanza di ascoltare le voci del coraggio
Il podcast “Noi siamo coraggio” rappresenta un’importante iniziativa per dare voce a coloro che, spesso nell’ombra, si battono per la verità e la giustizia. Attraverso le loro storie, il pubblico ha l’opportunità di comprendere le sfide e i sacrifici che comporta l’impegno civile e giornalistico, e di riflettere sul ruolo fondamentale che queste figure svolgono nella società. È un invito a non dare per scontata la libertà di informazione e a sostenere chi, con coraggio, si impegna per difenderla.