Calo delle Pensioni Anticipate nel 2024
Le recenti modifiche al sistema pensionistico italiano, con l’introduzione del sistema contributivo per Quota 103 e l’allungamento delle finestre di uscita, hanno portato a una significativa riduzione delle pensioni anticipate. Nel 2024, si sono registrate 215.058 nuove pensioni anticipate, un calo del 15,7% rispetto alle 255.119 del 2023. Questo dato evidenzia l’impatto delle nuove regole sull’accesso alla pensione prima dell’età di vecchiaia. Al contrario, le pensioni di vecchiaia sono rimaste sostanzialmente stabili, con 254.213 nuove liquidazioni nel 2024 rispetto alle 256.342 del 2023.
Confronto con il Passato: L’Era di Quota 100
Per mettere in prospettiva questi dati, è utile ricordare che nel 2020, quando era in vigore Quota 100, le pensioni anticipate avevano superato le 333.000 unità. Questo confronto sottolinea come le politiche pensionistiche abbiano un impatto diretto sui flussi di pensionamento e come le recenti restrizioni abbiano drasticamente ridotto il numero di uscite anticipate.
Importi Medi in Crescita
Nonostante il calo nel numero di pensioni, l’importo medio delle nuove pensioni liquidate nel 2024 è aumentato. L’importo medio complessivo è stato di 1.245,64 euro al mese, rispetto ai 1.230,76 euro del 2023. Questo aumento è in parte dovuto al recupero dell’inflazione. In particolare, l’importo medio delle pensioni anticipate è salito a 2.117,40 euro, mentre quello delle pensioni di vecchiaia è arrivato a 1.164,11 euro.
Altre Tipologie di Pensioni: Invalidità, Superstiti e Assegni Sociali
Il monitoraggio dell’Inps rivela anche altre tendenze. Le nuove pensioni di invalidità previdenziali sono diminuite da 61.128 a 52.261, così come le pensioni ai superstiti, scese da 242.592 a 213.680. In controtendenza, gli assegni sociali sono aumentati, passando da 91.885 a 95.240. L’importo medio dell’assegno sociale nel 2024 è stato di 492,60 euro, mentre le pensioni di invalidità e ai superstiti hanno avuto importi medi rispettivamente di 825,17 euro e 903,74 euro.
Il Divario di Genere nelle Pensioni
Un dato allarmante che emerge dal monitoraggio dell’Inps è il persistente divario di genere nelle pensioni. Le donne che sono andate in pensione nel 2024 hanno ricevuto un importo medio di 1.047,71 euro, quasi il 29% inferiore rispetto ai 1.475,28 euro percepiti dagli uomini. Questo divario si riflette anche nelle pensioni anticipate, dove le donne ricevono in media 1.886,83 euro al mese contro i 2.231,06 euro degli uomini, con una differenza del 15,43%. Questo dato sottolinea la necessità di politiche che riducano le disuguaglianze di genere nel sistema pensionistico.
Riflessioni sulle Nuove Dinamiche Pensionistiche
I dati del 2024 mostrano chiaramente l’impatto delle recenti riforme pensionistiche, con una riduzione delle uscite anticipate e un aumento degli importi medi. Tuttavia, il persistente divario di genere nelle pensioni solleva serie preoccupazioni e sottolinea la necessità di interventi mirati per garantire un sistema pensionistico più equo. È essenziale che le politiche future tengano conto delle disuguaglianze di genere e lavorino per ridurre il gap pensionistico, garantendo a tutti un futuro più sicuro e dignitoso.