L’aggressione e la reazione degli studenti
Un’ondata di solidarietà e affetto ha travolto il liceo Parini di Seregno, in provincia di Monza, dopo che una professoressa è stata brutalmente aggredita da un suo studente. L’episodio, avvenuto mercoledì scorso, ha scosso l’intera comunità scolastica, portando gli studenti a manifestare il loro sostegno alla docente attraverso cartelli e messaggi di incoraggiamento appesi in tutta la scuola. Frasi come “Siamo con lei”, “La scuola non è la stessa senza di lei” e “Speriamo di rivederla” testimoniano il forte legame che unisce gli studenti alla loro insegnante, molto stimata per la sua dedizione e passione per l’insegnamento.
L’aggressione è avvenuta in classe, dove la professoressa si trovava da sola con l’alunno. Secondo le ricostruzioni, il ragazzo l’avrebbe colpita con un pugno e uno schiaffo, lasciandola sanguinante e sotto choc. L’intervento tempestivo di altri studenti, che hanno immediatamente allertato i docenti, ha permesso di soccorrere la professoressa, che è stata accompagnata al pronto soccorso.
Il profilo dell’aggressore e le decisioni della scuola
L’aggressore, un nuovo studente del liceo Parini, era arrivato quest’anno e, nonostante alcune “fragilità psicologiche”, non aveva mai manifestato comportamenti violenti prima dell’episodio del 15 gennaio. Il liceo, che ospita 1.250 studenti suddivisi in 55 classi e tre indirizzi (linguistico, scienze umane ed economico sociale), ha reagito con immediatezza. Il dirigente scolastico Gianni Tiezzi ha comunicato l’accaduto a studenti e insegnanti, sottolineando la necessità di riservatezza, soprattutto sui social, per tutelare la delicatezza del caso. I genitori del ragazzo, dopo un colloquio con la dirigenza scolastica, hanno ritirato il figlio dalla frequenza scolastica.
Nonostante la gravità dell’accaduto, la scuola ha deciso di non tenere un’assemblea d’istituto, preferendo convocare un consiglio di classe della classe frequentata dal ragazzo. L’obiettivo è quello di offrire uno spazio di confronto e rielaborazione dell’evento per tutti i docenti.
L’appello della sottosegretaria e il futuro della docente
La vicenda ha suscitato una forte reazione anche a livello istituzionale. La sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti ha espresso apprezzamento per il gesto degli studenti e ha manifestato la sua preoccupazione per la condizione della professoressa. “La docente ora è a casa, ma dallo spavento non ha ancora recuperato la voce ed i colleghi dicono che voglia smettere di insegnare” ha dichiarato Frassinetti, offrendosi di incontrare la docente per incoraggiarla a non abbandonare la sua passione per l’insegnamento. “Sono pronta ad incontrarla, se lo vorrà, perché non deve abbandonare l’insegnamento per una brutta esperienza, che sapremo superare presto” ha aggiunto la sottosegretaria.
La professoressa, molto stimata da studenti e colleghi, non è più tornata a scuola dopo l’aggressione. Il suo futuro nell’insegnamento rimane incerto, ma l’ondata di affetto e solidarietà da parte della comunità scolastica potrebbe rappresentare un importante incoraggiamento per superare questo momento difficile e ritrovare la forza di tornare in classe.
Riflessioni sulla violenza nelle scuole
L’aggressione subita dalla professoressa del liceo Parini di Seregno è un episodio che solleva interrogativi profondi sulla sicurezza e il benessere nelle scuole italiane. La fragilità psicologica dell’aggressore e la sua difficoltà di integrazione sono elementi che non possono essere ignorati. È fondamentale che le istituzioni scolastiche siano in grado di individuare tempestivamente i segnali di disagio e offrire un supporto adeguato agli studenti che ne hanno bisogno. Allo stesso tempo, è necessario garantire la sicurezza degli insegnanti, figure chiave nel processo educativo, che non possono essere lasciati soli ad affrontare situazioni di violenza. L’episodio di Seregno ci ricorda l’importanza di una maggiore attenzione alla salute mentale degli studenti e di un dialogo costante tra scuola, famiglia e istituzioni per prevenire e gestire situazioni di conflitto e violenza.