La sfida ai vertici: ‘The Brutalist’ contro ‘Emilia Perez’
La corsa alle nomination degli Oscar 2025 vede protagonisti due film molto diversi tra loro: ‘The Brutalist’ di Brady Corbet, un’opera monumentale con Adrien Brody, e ‘Emilia Perez’, il musical di Jacques Audiard che racconta la storia di un narcotrafficante che diventa donna. ‘The Brutalist’, nonostante le polemiche sull’uso dell’intelligenza artificiale nei dialoghi in ungherese, si prepara a ottenere una decina di nomination, contendendo il primato al film di Audiard. Dietro di loro, seguono ‘Conclave’ e ‘Dune 2’ con nove potenziali chance, e ‘Anora’, ‘A Complete Unknown’ e ‘Wicked’ con sei possibilità di entrare in finale. La competizione si preannuncia serrata e ricca di sorprese.
L’Italia in corsa: ‘Vermiglio’ e Isabella Rossellini
L’Italia è in trepidante attesa per le nomination al miglior film internazionale, con ‘Vermiglio’ di Maura Delpero che si confronta con una concorrenza agguerrita. Tra i 15 finalisti spiccano ‘Emilia Perez’ (Francia) e il brasiliano ‘Io Sono Ancora Qui’. Nonostante la difficoltà, l’Italia spera anche in Isabella Rossellini, candidata come non protagonista per il ruolo di Suor Agnes in ‘Conclave’. La sua interpretazione, seppur con poche parole, ha ricevuto numerosi applausi e una candidatura ai Bafta. Altri titoli italiani che potrebbero ambire a una nomination sono ‘Challengers’ di Luca Guadagnino, apprezzato per la sceneggiatura e la colonna sonora, e ‘La Chimera’, uscito negli Stati Uniti nel 2024. Anche ‘C’è Ancora Domani’ di Paola Cortellesi potrebbe sorprendere, sebbene la stessa regista abbia ammesso che le probabilità di farcela sono ridotte.
Le performance attoriali in primo piano
La categoria dei migliori attori vede in lizza Adrien Brody e Ralph Fiennes, insieme a Timothee Chalamet, Sebastian Stan (‘The Apprentice’) e Colman Domingo (‘Sing Sing’). Tra le attrici, la competizione è altrettanto intensa: Fernanda Torres (‘Io Sono Ancora Qui’), vincitrice del Golden Globe come migliore attrice protagonista, potrebbe restare in gara insieme a Karla Sofia Gascon, Mikey Madison (‘Anora’), Kate Winslet, Cynthia Erivo, Angelina Jolie e Nicole Kidman. La varietà di talenti e interpretazioni rende questa categoria particolarmente interessante e imprevedibile.
Regia e altri riconoscimenti: una corsa tutta al maschile?
La corsa per la miglior regia sembra essere dominata da nomi maschili: Jacques Audiard (‘Emilia Perez’), Sean Baker (‘Anora’), Edward Berger (‘Conclave’), Brady Corbet (‘The Brutalist’) e James Mangold (‘A Complete Unknown’) sono i candidati emersi dai premi della Directors Guild. Tra i grandi esclusi c’è Coralie Fargeot di ‘The Substance’. Il sindacato degli attori ha invece puntato come miglior cast su ‘Wicked’, ‘A Complete Unknown’, ‘Emilia Perez’, ‘Anora’, ‘Conclave’ e ‘The Last Showgirl’, mentre i produttori hanno aumentato le chance di ‘A Real Pain’ di Jesse Eisenberg, con Kieran Culkin in pole come comprimario. La corsa al miglior film rimane la più prestigiosa e imprevedibile, con molti che si affidano ad allibratori e algoritmi per decifrare le preferenze dei giurati.
Le incognite e le sorprese dell’ultima ora
Le votazioni si sono chiuse venerdì 17, in ritardo a causa degli incendi di Los Angeles, e hanno visto la partecipazione di circa 10.000 membri dell’Academy. Tra le incognite, c’è l’impatto che la lunghezza di ‘The Brutalist’ potrebbe aver avuto sui giurati, che potrebbero non averlo visto per intero. Questo potrebbe spiegare la scarsa attenzione ricevuta da Felicity Jones, la cui performance cresce nella seconda metà del film. Tra le sorprese dell’ultima ora, Variety ha inserito ‘Juror #2’, l’ultimo film di Clint Eastwood, come possibile outsider, una sfida simbolica alla Warner che ha limitato l’uscita del film a poche sale. La corsa agli Oscar si conferma ancora una volta ricca di colpi di scena e pronostici difficili.
Riflessioni sulla diversità e l’imprevedibilità degli Oscar
La corsa agli Oscar 2025 si presenta come uno specchio della ricchezza e della diversità del cinema mondiale. La presenza di film provenienti da diverse nazioni e con tematiche variegate, come ‘Emilia Perez’ e ‘Vermiglio’, dimostra come l’Academy stia cercando di aprirsi a nuove prospettive. L’imprevedibilità delle nomination, con possibili sorprese dell’ultima ora, rende questa competizione ancora più affascinante. L’attenzione non è solo sui grandi nomi, ma anche su opere più piccole e indipendenti, che meritano di essere riconosciute per la loro qualità e originalità. L’auspicio è che la cerimonia di premiazione possa celebrare la diversità e la passione per il cinema in tutte le sue forme.