La Decisione della Corte d’Appello
La Corte d’Assise d’Appello ha commutato la pena di ergastolo in 30 anni di reclusione per Safayou Sow, il cittadino guineano di 27 anni che ha ucciso la sua ex compagna Danjela Neza a Savona nel maggio 2023. La decisione è stata presa in seguito a un concordato, una sorta di patteggiamento in secondo grado, raggiunto tra la difesa e la sostituto procuratore generale Cristina Camaiori. I giudici hanno riconosciuto le attenuanti equivalenti alle aggravanti, riducendo così la pena precedentemente prevista.
Il Caso e le Circostanze Aggravanti
Il tragico evento risale alla notte tra il 5 e il 6 maggio 2023, quando Safayou Sow ha ucciso Danjela Neza con due colpi di pistola. Inizialmente, il pubblico ministero Luca Traversa aveva richiesto una condanna a 30 anni, invocando tre circostanze aggravanti: la relazione affettiva tra vittima e carnefice, la premeditazione dell’omicidio e i futili motivi. Tuttavia, il PM non aveva chiesto l’ergastolo, tenendo conto della spontanea consegna di Sow alle forze dell’ordine e della sua collaborazione con gli inquirenti, fornendo la password del cellulare della vittima contenente la registrazione audio degli ultimi istanti di vita della donna.
La Storia di Safayou Sow e Danjela Neza
Safayou Sow, arrivato in Italia su un barcone, aveva trovato lavoro come lavapiatti nel ristorante dove lavorava anche Danjela Neza. I due avevano intrapreso una relazione sentimentale che la donna aveva poi deciso di interrompere. In seguito alla rottura, Sow aveva insistito affinché Neza lasciasse il lavoro per non incontrarla più, arrivando persino a ricattarla con delle immagini. Prima di commettere l’omicidio, Sow aveva effettuato ricerche online su come utilizzare una pistola e si era procurato una semiautomatica calibro 22 con matricola abrasa. L’omicidio è avvenuto in un giardino vicino alla stazione, dove Sow aveva dato appuntamento alla donna per poi spararle due colpi alla testa.
Il Patteggiamento in Appello
La decisione della Corte d’Assise d’Appello di ridurre la pena da ergastolo a 30 anni riflette l’accordo raggiunto tra la difesa di Sow e la procura generale. Questo tipo di patteggiamento in secondo grado è una pratica non comune, ma è stata ritenuta appropriata date le circostanze attenuanti riconosciute, che hanno bilanciato le aggravanti inizialmente contestate. La sentenza pone un punto fermo su un caso che ha scosso la comunità locale, ma lascia aperta la riflessione sulla violenza di genere e sulle dinamiche delle relazioni interpersonali.
Riflessioni sulla Sentenza e il Sistema Giudiziario
La riduzione della pena per Safayou Sow, da ergastolo a 30 anni, solleva importanti interrogativi sul sistema giudiziario e sull’equilibrio tra giustizia e clemenza. Sebbene il patteggiamento in appello sia una procedura legittima, è fondamentale che la decisione tenga conto della gravità del reato commesso e del dolore inflitto alla vittima e ai suoi cari. L’omicidio di Danjela Neza è un tragico esempio di violenza di genere, e la sentenza deve rappresentare un monito per la società, sottolineando l’importanza della prevenzione e della protezione delle donne.