Preoccupazione per i nuovi dazi USA
Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele sta seguendo con attenzione l’ipotesi dell’introduzione di nuovi dazi sulle importazioni negli Stati Uniti di prodotti europei a partire dal 2025. Questa potenziale misura protezionistica rappresenta una seria minaccia per l’export del prosciutto, un simbolo del Made in Italy, in un mercato considerato strategico.
USA, mercato chiave per il San Daniele
Gli Stati Uniti sono un mercato fondamentale per il Prosciutto di San Daniele DOP. Nel 2023, l’export verso gli USA ha registrato un incremento del 19,6% rispetto all’anno precedente, consolidando la posizione degli Stati Uniti, a pari merito con la Francia, come primo mercato di destinazione per questo prodotto d’eccellenza. Questo dato sottolinea l’importanza di preservare questo legame commerciale.
Rischio per la competitività e i consumatori
Secondo il direttore generale del Consorzio, Mario Emilio Cichetti, le misure previste potrebbero compromettere seriamente la competitività del Prosciutto di San Daniele. L’introduzione di dazi potrebbe penalizzare non solo le aziende produttrici, ma anche i consumatori americani, che si vedrebbero privati di prodotti di alta qualità e d’eccellenza italiani, a favore di imitazioni e alternative di qualità inferiore. Il rischio è che il mercato venga inondato da prodotti che non rispettano gli standard di autenticità e tradizione del San Daniele.
Appello al dialogo istituzionale
Il Consorzio confida nel dialogo tra le istituzioni italiane, europee e statunitensi per trovare soluzioni che possano evitare l’introduzione di misure commerciali penalizzanti. L’obiettivo è preservare lo storico legame tra il Prosciutto di San Daniele e il mercato americano, garantendo che i consumatori possano continuare ad accedere a un prodotto di alta qualità che rappresenta l’eccellenza del Made in Italy. Il Consorzio si augura che il buon senso prevalga e che si trovi una via d’uscita che non danneggi le relazioni commerciali e i consumatori.
Un equilibrio delicato tra protezionismo e libera concorrenza
La vicenda dei potenziali dazi USA sul Prosciutto di San Daniele mette in luce un delicato equilibrio tra protezionismo e libera concorrenza nel commercio internazionale. Mentre è comprensibile che gli Stati Uniti vogliano proteggere i propri produttori, è importante considerare l’impatto negativo che tali misure possono avere sui consumatori e sulla qualità dei prodotti disponibili sul mercato. Il caso del San Daniele, con la sua forte identità e tradizione, sottolinea l’importanza di un dialogo aperto e costruttivo tra le istituzioni per trovare soluzioni che vadano a beneficio di tutte le parti coinvolte.