Un libro per spezzare il silenzio sull’aborto
La deputata del Movimento 5 Stelle, Gilda Sportiello, ha deciso di affrontare un tema ancora oggi controverso e spesso taciuto: l’aborto. Con il suo libro “Potevi pensarci prima. E altri giudizi non richiesti sui nostri corpi”, in uscita per Rizzoli il 21 gennaio, Sportiello si propone di rompere il tabù che circonda questa pratica, invitando a una riflessione aperta e senza vergogna.”Credo ci sia la necessità di parlare di aborto, oggi più che mai”, afferma la deputata, sottolineando come la condivisione possa essere un potente mezzo per superare il silenzio e l’emarginazione che spesso colpiscono le donne che scelgono di interrompere una gravidanza. La sua esperienza personale, raccontata in un discorso alla Camera nell’aprile del 2024, l’ha spinta a scrivere questo libro, un vero e proprio pamphlet che mira a scuotere le coscienze.
L’aborto come diritto, non come concessione
Sportiello denuncia come nella società attuale, restituire alle donne il controllo sul proprio corpo generi ancora paura. “È parte integrante del meccanismo di potere non rendere autonome le nostre scelte”, afferma, sottolineando come la possibilità di abortire attraverso un farmaco, a casa, rappresenti una sottrazione dei corpi femminili al potere di qualcun altro. La deputata critica la visione diffusa secondo cui l’aborto non sarebbe una questione di salute, ma una concessione, un diritto confuso con una gentile elargizione.Il libro-pamphlet si propone di scattare una fotografia sulla situazione attuale del diritto all’aborto, ribadendo con forza che “le donne non possono pagare il prezzo di compromessi politici, dei limiti e degli ostacoli che ancora oggi bisogna superare se si sceglie di interrompere una gravidanza”. Sportiello ribadisce che l’aborto va difeso e garantito come un atto medico, frutto di una scelta libera e consapevole.
Un appello all’autonomia e alla libertà di scelta
Attraverso la sua opera, Gilda Sportiello lancia un appello all’autonomia delle donne, alla libertà di scegliere sul proprio corpo e alla necessità di superare i pregiudizi e i tabù che ancora oggi ostacolano il pieno esercizio di questo diritto. Il libro rappresenta un invito a riflettere sulla condizione femminile e sulla necessità di una società che rispetti le scelte individuali, senza giudicare o colpevolizzare.”Potevi pensarci prima” non è solo un titolo provocatorio, ma un invito a scardinare i pregiudizi e i giudizi non richiesti che spesso accompagnano la scelta di interrompere una gravidanza. Un libro che si propone di aprire un dibattito costruttivo e di contribuire a una maggiore consapevolezza e rispetto per le donne e le loro decisioni.
Un contributo necessario al dibattito sull’aborto
Il libro di Gilda Sportiello si inserisce in un contesto in cui il diritto all’aborto è ancora oggetto di discussione e di attacchi, non solo in Italia ma anche in altri paesi. La sua opera rappresenta un contributo necessario per riportare al centro del dibattito la libertà di scelta delle donne e la necessità di garantire l’accesso a servizi sanitari sicuri e adeguati. L’approccio personale e diretto della deputata, unito alla sua analisi critica della società, rende questo libro un importante strumento di riflessione e di lotta per i diritti femminili.