L’Annullamento della Minimum Tax da Parte di Trump
L’ex presidente Donald Trump ha formalmente annullato l’accordo globale sulla tassazione delle multinazionali, un’intesa raggiunta in seno all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Attraverso un memorandum presidenziale, Trump ha chiarito che qualsiasi accordo sottoscritto dall’amministrazione Biden non avrà effetto negli Stati Uniti senza un’esplicita approvazione del Congresso. Questo atto segna un brusco cambio di rotta rispetto agli impegni internazionali presi precedentemente e solleva interrogativi sulla stabilità degli accordi globali.
Misure Ritorsive e Tensioni Internazionali
Nel suo memorandum, Trump non si è limitato ad annullare l’accordo, ma ha anche esortato il Dipartimento del Tesoro a preparare misure ritorsive contro quei paesi che applicheranno prelievi “extraterritoriali” alle multinazionali statunitensi. Questa mossa è vista come una potenziale escalation delle tensioni economiche internazionali, con il rischio di una guerra commerciale tra gli Stati Uniti e altre nazioni che hanno aderito all’accordo sulla minimum tax. Le conseguenze di tali misure potrebbero essere significative per le aziende coinvolte e per l’economia globale nel suo complesso.
La Reazione dell’Unione Europea
La reazione dell’Unione Europea all’annullamento dell’accordo da parte di Trump è stata di rammarico e preoccupazione. Il commissario Ue all’Economia, Valdis Dombrovskis, ha sottolineato l’impegno dell’UE verso gli accordi internazionali presi negli ultimi anni e ha espresso la disponibilità a un dialogo costruttivo con i partner internazionali. Tuttavia, l’UE sembra determinata a proseguire sulla strada dell’applicazione della direttiva del secondo pilastro, nonostante le possibili ritorsioni da parte degli Stati Uniti.
La Posizione della Polonia e l’Applicazione della Direttiva
La Polonia, che attualmente detiene la presidenza di turno dell’UE, ha escluso categoricamente la possibilità di riconsiderare l’applicazione completa della direttiva del secondo pilastro alle aziende americane. Il ministro dell’Economia polacco, Andrzej Domański, ha affermato che la questione non è stata discussa durante l’ultimo Ecofin e che non ci sono state consultazioni in merito con gli altri ministri delle Finanze europei. Questa posizione suggerisce una forte determinazione dell’UE a non cedere alle pressioni statunitensi e a mantenere la rotta sugli accordi fiscali globali.
I Pilastri della Riforma Fiscale Globale
La riforma fiscale globale concordata in ambito Ocse si basa su due pilastri fondamentali. Il secondo pilastro, al centro della controversia attuale, stabilisce una soglia minima di tassazione del 15% per le grandi imprese nei singoli paesi. Questo pilastro mira a contrastare l’elusione fiscale e a garantire che le multinazionali paghino una quota equa di tasse. Il primo pilastro, invece, regola una diversa allocazione dell’imponibile, cercando di adattare il sistema fiscale alle nuove dinamiche dell’economia digitale. L’annullamento dell’accordo da parte di Trump mette in discussione l’intera architettura di questa riforma, creando incertezza e instabilità nel sistema fiscale globale.
Implicazioni e Prospettive Future
La decisione di Trump di annullare l’accordo globale sulle tasse rappresenta un duro colpo per la cooperazione internazionale in materia fiscale. Questo atto potrebbe innescare una serie di ritorsioni e controritorsioni, con conseguenze negative per l’economia globale. L’UE sembra intenzionata a non cedere alle pressioni statunitensi, ma la situazione rimane fluida e imprevedibile. Sarà fondamentale monitorare attentamente gli sviluppi futuri e le possibili reazioni dei diversi attori coinvolti per comprendere appieno l’impatto di questa decisione sul sistema fiscale internazionale e sulle relazioni economiche globali. La mancanza di un accordo globale potrebbe portare a una frammentazione del sistema fiscale, con un aumento della concorrenza fiscale tra i paesi e maggiori difficoltà per le multinazionali nel pianificare le proprie attività.