La visita di Mattarella a Caivano
Non era ancora mezzogiorno quando tre auto blu hanno varcato il cancello di ingresso del cortile della parrocchia di San Paolo Apostolo al parco Verde di Caivano. Da una di queste è sceso Sergio Mattarella che, tra la sorpresa dei fedeli, ha salutato il prefetto di Napoli, Michele di Bari e don Maurizio Patriciello, avvertito poco prima dell’illustre arrivo. Il capo dello Stato ha quindi subito preso posto, in un’aula liturgica comunque poco affollata, in un banco in seconda fila per seguire la messa.
Una visita che per la comunità, come ha detto un’anziana donna, è stato un bel regalo. E a questa comunità “importante”, al termine della messa, Mattarella ha voluto rivolgere gli auguri per il nuovo anno. Con un pensiero dedicato innanzitutto ai bambini e ai ragazzi, perché su “di loro – ha detto – ci sono le speranze”. Per loro, e per tutta la comunità, bisogna costruire “un futuro di crescita di impegno, di benessere, di cultura e di impegno professionale”. Il segno della pace il presidente lo ha scambiato con due chierichetti che con un ministrante hanno assistito don Patriciello durante la celebrazione della messa.
Una comunità che ha vissuto tensioni, finita sotto i riflettori per diversi fatti di cronaca, che però, ha detto don Patriciello nel corso della sua omelia commentando il brano del vangelo di Giovanni, “non ha mai chinato la testa”. “Abbiamo nella vita due possibilità – ha aggiunto il sacerdote – di essere galline, sempre con la testa abbassata, alla ricerca di vermiciattoli per riempire solo il ventre, o di essere aquile che non si accontentano mai”.
Un segnale di sostegno a don Patriciello e alla comunità
La visita di Mattarella è stata interpretata da molti come un attestato di sostegno a don Patriciello, che ha subito tensioni dopo lo sgombero di 36 famiglie dal Parco Verde di Caivano. La premier Giorgia Meloni ha definito la visita “il segno tangibile della vicinanza e del sostegno dello Stato a don Maurizio Patriciello, dal cui appello, nell’agosto 2023, ha preso le mosse la rinascita civile di quel territorio”.
Meloni ha anche ribadito l’impegno del governo per la riqualificazione degli alloggi popolari sgomberati e ha ringraziato il presidente per la sua visita, definendola “un segnale importantissimo”. Anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha sottolineato l’importanza della presenza dello Stato a Caivano, affermando che “la comunità vive di leggi, di legalità non di soprusi o prepotenze – ha aggiunto – vive delle leggi dello Stato”.
Don Patriciello ha ammesso di aver considerato lo Stato “un signore distinto ma distante”, ma ha riconosciuto che dopo la visita di Mattarella “lo Stato è un signore distinto ma non più distante”.
Incontro con il sindaco di Napoli
Prima di recarsi a Caivano, Mattarella aveva incontrato a Villa Rosebery il sindaco di Napoli e presidente Anci, Gaetano Manfredi. La città di Napoli, la sua centralità nel panorama nazionale ma anche i progetti che riguardano la rigenerazione di Scampia e delle altre periferie, sono stati alcuni dei temi affrontati.
Il Capo dello Stato ha espresso apprezzamento per l’accoglienza ricevuta dalla città, congratulandosi per l’organizzazione e i passi in avanti ed anche per il dialogo istituzionale quale metodo messo in campo da Manfredi. Nel corso del colloquio, Manfredi, in qualità di presidente Anci, ha posto anche il tema delle città indicando come priorità le questioni sociali ed economiche.
Nel salutarsi è stata ribadita la partecipazione del Presidente della Repubblica a quello che sarà l’evento principale per celebrare i 2500 anni dalla fondazione della città di Napoli che si svolgerà nel corso del 2025.
Un messaggio di speranza per il futuro
La visita di Mattarella a Caivano rappresenta un segnale importante di attenzione e sostegno da parte dello Stato verso una comunità che ha vissuto momenti difficili. Le parole del Presidente, rivolte in particolare ai bambini e ai ragazzi, sottolineano la necessità di costruire un futuro di speranza e di crescita per il territorio. L’impegno del governo per la riqualificazione degli alloggi popolari e la rigenerazione delle periferie rappresenta un passo concreto verso questo obiettivo.