Un trionfo inaspettato
Sergio Conceiçao è diventato il re del Milan in soli otto giorni. Arrivato in rossonero alla vigilia della partenza per Riad, dopo un esonero burrascoso dal Porto e con la febbre alta come gran parte della squadra, il tecnico portoghese ha dovuto affrontare due partite delicate con giocatori non al meglio della condizione. Ma proprio nel derby, la partita più sentita della stagione, Conceiçao ha scritto la sua pagina di storia. Nessuno prima di lui era riuscito a conquistare un trofeo in così poco tempo. Montella, ad esempio, guidò i rossoneri per diciotto partite prima di alzare la Supercoppa nel 2016. Un record che difficilmente verrà superato.
Otto giorni intensi per Conceiçao, con lacrime di gioia e di tensione al termine della finale, che hanno testimoniato la necessità di riscatto per lui e per il Milan. “La dedico ai miei genitori che non ci sono più, a mia moglie e ai miei figli che hanno sofferto in questi mesi; sono stati sei mesi brutti dopo tanti anni al Porto. Mi lascia molto soddisfatto questa Supercoppa”, ha rivelato dopo la partita. Un addio amaro con il Porto, uno strappo inaspettato che sarà difficile ricucire. Conceiçao si è preso tempo per sé, aspettando la chiamata giusta, quella di un ‘campione ferito’, un Milan in difficoltà. Rialzarsi insieme e vincere subito.
Conceiçao ha conquistato il suo tredicesimo titolo da allenatore e lo ha celebrato con la sua iconica ‘cigar dance’, un balletto gagliardo mentre fuma un sigaro negli spogliatoi davanti ai giocatori in festa. Un’immagine che ha caratterizzato i suoi trionfi al Porto e che ora è diventata simbolo anche del suo successo con il Milan.
La grinta e la fame di Conceiçao
In pochi credevano nell’impresa, ma il carisma di Conceiçao, la sua attenzione ai dettagli e la sua voglia di vincere hanno smosso lo spirito del Milan, assopito da tempo. Il discorso di Ibrahimovic alla squadra ha rivelato che l’allenatore portoghese ha distrutto con una manata preso dalla troppa foga alla fine del primo tempo. Questa grinta e questa fame sono state trasmesse alla squadra, che è riuscita sia in finale che in semifinale a ribaltare lo svantaggio. Leao ha già osannato Conceiçao, ammettendo un cambiamento fondamentale nel Milan. La gioia è stata grande, tanto che Emerson Royal, nella foga dell’esultanza, ha rifilato un pestone alla caviglia a Leao. “Mi ha fatto un’entrata da rosso – racconta con un sorriso – mi ha fatto veramente male”.
La sfida del campionato
Ora però arriva il difficile. C’è da rilanciare il Milan anche in campionato. I big match non hanno mai impensierito i rossoneri quest’anno, ma la classifica è deludente. Serve la voglia e la fame di Riad in ogni match, e sarà un’altra impresa da raggiungere per l’eroe rossonero.
Un nuovo inizio per il Milan?
L’arrivo di Conceiçao sembra aver dato una scossa al Milan, infondendo un nuovo spirito di competitività e di determinazione. La vittoria della Supercoppa è un segnale positivo, ma la vera sfida sarà quella di mantenere questo livello di prestazioni e di risultati anche in campionato. Il Milan ha bisogno di continuità e di un gioco solido per tornare a competere ai massimi livelli. Solo il tempo dirà se Conceiçao riuscirà a costruire un progetto vincente a lungo termine.