Un Testamento Teatrale di Ingmar Bergman
Roberto Andò, direttore del Teatro di Napoli/Teatro Nazionale, torna alla regia teatrale con un’opera di grande spessore: ‘Sarabanda’ di Ingmar Bergman. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale con il Teatro Nazionale di Genova e il Teatro Biondo di Palermo, debutta in prima nazionale al Teatro Mercadante di Napoli il 7 gennaio 2025.
Questa messa in scena di ‘Sarabanda’, nella traduzione di Renato Zatti, vede protagonisti Renato Carpentieri, Alvia Reale, Elia Schilton e Caterina Tieghi. Le scene e le luci sono di Gianni Carluccio, i costumi di Daniela Cernigliaro, le musiche di Pasquale Scialò e il suono di Hubert Westkemper.
Un’Opera di Profondo Pessimismo
Andò descrive ‘Sarabanda’ come il “film-testamento” di Ingmar Bergman, un’opera concepita in dieci scene che si susseguono in una struttura musicale che richiama la sarabanda, una danza per coppie solenne e lasciva.
In questa sorta di testamento artistico, Bergman torna a parlare dei protagonisti di ‘Scene da un matrimonio’, trent’anni dopo, evidenziando le molteplici sfumature delle relazioni umane e familiari e la loro capacità di generare rimpianti, rimorsi e rancori.
Andò sottolinea come il Bergman di ‘Sarabanda’ sia “disperatamente distruttivo” e “incateni i propri personaggi a un pessimismo totale sul senso delle relazioni umane”.
Un’Opera di Profondo Pessimismo
Andò descrive ‘Sarabanda’ come il “film-testamento” di Ingmar Bergman, un’opera concepita in dieci scene che si susseguono in una struttura musicale che richiama la sarabanda, una danza per coppie solenne e lasciva.
In questa sorta di testamento artistico, Bergman torna a parlare dei protagonisti di ‘Scene da un matrimonio’, trent’anni dopo, evidenziando le molteplici sfumature delle relazioni umane e familiari e la loro capacità di generare rimpianti, rimorsi e rancori.
Andò sottolinea come il Bergman di ‘Sarabanda’ sia “disperatamente distruttivo” e “incateni i propri personaggi a un pessimismo totale sul senso delle relazioni umane”.
Un’Opera di Profondo Pessimismo
‘Sarabanda’ si presenta come un’opera complessa e potente che affronta temi universali come l’amore, il rimpianto e la perdita. La scelta di Andò di portare in scena questa opera di Bergman, un maestro del cinema e del teatro, è un evento significativo per il panorama teatrale italiano. Il pessimismo che permea l’opera potrebbe suscitare diverse interpretazioni, ma sicuramente offre un’occasione di riflessione sulla natura delle relazioni umane e sulla fragilità della vita.