Freddo record in Veneto
La piana di Marcesina, sull’altopiano di Asiago, è stata la località più fredda del Veneto nella notte tra martedì e mercoledì, con una minima di -20 gradi. Il gelo si è fatto sentire in tutta la regione, con temperature sotto i -10 gradi in diverse zone.
Secondo i dati rilevati dalla rete dell’agenzia regionale Arpav, Santo Stefano di Cadore, nel bellunese, ha registrato una minima di -14 gradi, mentre Asiago, capoluogo dell’Altopiano dei Sette Comuni, ha raggiunto -13 gradi.
Anche in altre aree del bellunese il freddo è stato intenso. Passo Cimabanche, poco sopra Cortina, ha registrato -18 gradi, mentre la Val Visdende, a 1.240 metri di altitudine, ha toccato -17 gradi.
La Marmolada, con -16 gradi all’arrivo della funivia, a oltre 3.200 metri di quota, ha registrato temperature sotto lo zero, ma senza raggiungere record.
Nelle città di pianura, i termometri si sono attestati poco sotto lo zero.
Impatti del freddo
Il freddo intenso può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana, con possibili disagi per la popolazione e le attività economiche.
Le basse temperature possono causare problemi alle infrastrutture, come la rottura di tubature e la formazione di ghiaccio sulle strade, rendendo difficoltose le attività di trasporto e la circolazione.
Il freddo può anche avere un impatto sulla salute, con un aumento dei casi di malattie respiratorie e cardiovascolari.
Le autorità locali sono impegnate a garantire la sicurezza della popolazione e a fornire assistenza alle persone più vulnerabili.
Considerazioni sul freddo
Il freddo intenso è un fenomeno naturale che si verifica in diverse parti del mondo. In Italia, le zone montane sono particolarmente esposte a temperature rigide durante l’inverno. La neve e il ghiaccio possono creare difficoltà per la popolazione, ma anche offrire opportunità per il turismo invernale. È importante adottare le misure di sicurezza necessarie per proteggersi dal freddo e per garantire la sicurezza di tutti.