La Juve di Motta sotto esame
Fabio Capello, ospite di Radio anch’io sport su Rai Radio 1, ha espresso un giudizio piuttosto severo sulla stagione della Juventus, che al giro di boa del campionato non ha ancora raggiunto gli obiettivi prefissati. In particolare, l’ex tecnico ha criticato la tecnica di Dusan Vlahovic, definendolo “più un uomo d’area di rigore” e affermando che “se non lo porti in area di rigore, per lui diventa difficile giocare”.
Capello ha poi spiegato che la scelta di Motta di sostituire Vlahovic in alcuni momenti della partita è da considerarsi sia tattica che tecnica, in quanto l’attaccante serbo non si inserisce perfettamente nel sistema di gioco che il tecnico sta cercando di implementare.
“Hanno dato credito a tutte le idee dell’allenatore e per ora i risultati non sono quelli che si aspettavano”, ha detto Capello, sottolineando che Motta è stato giustamente criticato, nonostante la buona prestazione della Juventus nel primo tempo contro il Milan a Riad.
Capello ha poi aggiunto che la panchina di Motta è già in discussione, ma ha comunque riconosciuto il valore dell’allenatore, definendolo un “giocatore” che “cuce tutto il gioco” e che “vorrebbe fare Thiago Motta”.
Lo scudetto: Napoli favorito, Atalanta e Inter in corsa
Nel panorama dello scudetto, Capello ha individuato il Napoli come favorito, con la squadra di Spalletti che “può pensare solo al campionato” e “curare pregi e difetti durante la settimana”.
L’ex tecnico ha poi elogiato Antonio Conte, definendolo un allenatore “con grande esperienza” che “riesce a tenere tutti sulla corda”.
Capello ha poi inserito l’Atalanta nella lotta per lo scudetto, affermando che Gasperini “mi ha dato l’impressione di essere molto ambizioso per il campionato” dopo la formazione schierata in Supercoppa.
Infine, Capello ha riconosciuto la qualità dell’Inter, che “ha molta qualità” e che “anche se cambia i giocatori, il livello di qualità rimane sempre alto”.
Capello sul suo futuro: “Sono bollito con l’età che ho”
Quando gli è stato chiesto di un suo possibile ritorno in panchina, Capello ha scherzato, affermando di essere “bollito con l’età che ho” e che “non sono da campo”.
L’ex tecnico ha poi aggiunto che potrebbe dare qualche consiglio come dirigente, ma ha espresso dubbi sul suo futuro in questo ruolo, a causa del metodo americano delle proprietà straniere, che “non ti danno tempo” e “ti segano subito”.
Capello su Ancelotti e la Roma
Capello ha poi commentato la possibile esperienza di Ancelotti alla Roma, affermando che la squadra giallorossa “ha già il suo Ancelotti romano”, ovvero Claudio Ranieri.
L’ex tecnico ha poi espresso dubbi sul fatto che Ancelotti possa diventare dirigente, ma ha ipotizzato che se dovesse fare bene, potrebbe essere proposto un prolungamento di contratto con un ruolo da manager da campionato inglese, tra campo e scrivania, simile a quello di Alex Ferguson.
Analisi del contesto
L’analisi di Capello sulla Juventus è in linea con le critiche che la squadra ha ricevuto in questa stagione. La squadra di Motta non ha ancora trovato la sua identità e i risultati non sono all’altezza delle aspettative. La critica di Capello a Vlahovic è interessante, in quanto sottolinea il ruolo chiave dell’attaccante serbo nel sistema di gioco di Motta. Se Vlahovic non riesce a inserirsi nel sistema, la Juventus fatica a creare occasioni da gol. Il fatto che Capello abbia definito Motta un “giocatore” che “cuce tutto il gioco” è un segno di rispetto per l’allenatore, ma al tempo stesso evidenzia la difficoltà di Motta nel trovare la giusta quadratura per la sua squadra. La lotta per lo scudetto è ancora aperta, con il Napoli favorito, ma l’Atalanta e l’Inter sono in corsa per il titolo. Capello ha espresso dubbi sul futuro di Ancelotti, che potrebbe rimanere alla Roma in un ruolo da manager, ma ha anche sottolineato il valore di Ranieri, definendolo “l’Ancelotti romano”.