Energia nucleare per Marte: la scelta della Nasa
La Nasa ha svelato un nuovo piano per le missioni su Marte, denominato ‘Moon to Mars Architecture’, che prevede l’utilizzo dell’energia da fissione nucleare come fonte di energia primaria per i futuri equipaggi. La scelta si basa sulla necessità di garantire un’autonomia energetica costante, indipendentemente dall’alternarsi del giorno e della notte o dalle tempeste di polvere che caratterizzano il Pianeta Rosso. Questa decisione è stata annunciata in un documento che fa parte di un pacchetto di 13 nuovi documenti pubblicati dall’agenzia spaziale statunitense per aggiornare il piano che porterà dall’esplorazione della Luna a quella di Marte.
Nuovi strumenti per l’esplorazione lunare
Il piano prevede anche lo sviluppo di nuovi strumenti per l’esplorazione lunare. Tra questi, un lander logistico che sarà utilizzato per trasportare sulla superficie lunare articoli logistici, carichi scientifici e tecnologici, sistemi di comunicazione e altro ancora. Inoltre, è previsto un habitat che ospiterà gli astronauti sulla superficie lunare, con l’obiettivo di estendere le dimensioni dell’equipaggio, l’autonomia e la durata delle missioni di esplorazione, consentendo così di realizzare opportunità scientifiche con e senza equipaggio.
Un approccio metodico per il futuro
Il processo di revisione del piano è stato definito dalla Nasa come “fondamentale per metterci sulla strada giusta per organizzare una missione umana su Marte”. L’amministratore associato della Nasa, Jim Free, ha sottolineato l’approccio metodico adottato per la preparazione delle decisioni, la comprensione delle risorse e degli scambi tecnologici, e l’ascolto delle opinioni di tutte le parti interessate, tra cui l’industria statunitense, il mondo accademico, i partner internazionali e la forza lavoro della Nasa.
Un passo avanti verso Marte?
L’adozione dell’energia nucleare per le missioni su Marte rappresenta un passo importante verso la conquista del Pianeta Rosso. Questa scelta, seppur controversa per alcuni, offre la possibilità di garantire un’autonomia energetica fondamentale per la sopravvivenza degli astronauti e per la realizzazione di missioni di lunga durata. La Nasa sta dimostrando una grande determinazione nel perseguire il suo obiettivo di portare l’uomo su Marte, e questo piano rappresenta un tassello fondamentale in questa ambiziosa sfida.