Gadget a profusione: dal rosario alla mascotte Luce
Il Giubileo 2025 è alle porte e con esso arriva un’ondata di gadget con il logo dell’Anno Santo dedicato alla speranza. Si va dalle borracce ai peluche, dai portachiavi ai rosari, ma il logo compare anche su oggetti più insoliti come caffettiere e bottiglie di olio o vino. La mascotte Luce, che ricorda un cartone animato giapponese, sembra non decollare, forse non per le polemiche che ha suscitato, ma per il suo prezzo: 44,90 euro sul sito ufficiale del merchandising. I primi punti vendita ufficiali si trovano a via della Conciliazione, all’Infopoint e all’esposizione dei Cento Presepi in Vaticano nel colonnato del Bernini. In quest’ultimo, la mascotte è esposta accanto ai presepi in legno, mentre all’Infopoint si trovano le immancabili tazze, zaini, magliette e felpe.
Tra souvenir classici e prezzi ‘alti’
Nei negozietti intorno al Vaticano e sulle bancarelle degli ‘urtisti’, i venditori ambulanti di souvenir, si trovano gli oggetti di devozione classici come immaginette sacre e rosari di plastica. “Sono sempre questi che vanno per la maggiore perché con pochi euro ti porta via un po’ di ricordini”, dice Antonio, uno dei venditori vicino alla piazza. Si può anche contrattare, come al mercato, e più oggetti compri più ti fanno lo sconto. Angela, siciliana di 82 anni, gira tra i negozietti in cerca di qualche ricordo per i nipoti: “La mascotte l’abbiamo esclusa, abbiamo cinque nipoti, come facciamo? sceglieremo qualcosa di più economico”. Anche le diocesi cercano di fare scelte oculate per i loro pellegrini perché uno zaino pieno di gadget fa salire troppo il prezzo del pellegrinaggio in una Roma dove già sono schizzati i prezzi per gli alloggi. Il classico cappellino da baseball con il logo costa quasi 17 euro, quindi si punta più sul foulard, sempre marchiato, per avere un accessorio di riconoscimento del gruppo. E comunque un singolo pezzo costa anche nel caso del fazzoletto quasi 10 euro.
Merchandising ‘esclusivo’ per un pubblico ‘selezionato’
Il merchandising sembra strizzare l’occhio ad un pubblico più propenso a spendere, dagli asiatici agli americani, per portarsi via un ricordo del Giubileo di Papa Francesco. Tra candele e stole per sacerdoti, spuntano anche presine da cucina o bavaglini. Online si trovano anche le caffettiere del Giubileo, pubblicizzate da un’azienda che realizza la sua moka anche con i simboli del pride o i segni zodiacali, venendo incontro quindi a tutti i gusti del suo pubblico. Anche in questo caso il prezzo non è proprio quello del pellegrino di stile ‘francescano’ come il Papa: il modello base costa infatti 64 euro, ma se poi si vuole il ricordo da mille e una notte (la moka con rivestimento in oro e abbinata a due tazzine con finiture pregiate) si deve spendere 486 euro. L’oggetto è a tiratura limitata e la ditta sul suo sito ringrazia il Dicastero per l’Evangelizzazione per “l’opportunità di realizzare questa collezione speciale, che celebra un evento così significativo e di grande valore spirituale”.
Un Giubileo per tutti?
Il Giubileo è un evento religioso che dovrebbe essere accessibile a tutti, indipendentemente dal reddito. Tuttavia, il merchandising del Giubileo 2025 sembra indirizzato ad un pubblico più facoltoso, con prezzi che potrebbero escludere i pellegrini con un budget limitato. Questo crea una disparità che potrebbe sminuire il messaggio di inclusione e di speranza che il Giubileo dovrebbe portare.