Un piano ambizioso per liquidare l’arretrato Pinto
Il progetto PintoPaga, approvato con la legge di Bilancio 2023, rappresenta un passo decisivo per affrontare l’annoso problema dell’arretrato relativo alla liquidazione degli indennizzi previsti dalla Legge Pinto. L’obiettivo è ambizioso: azzerare il debito entro due anni, dal gennaio 2025 al dicembre 2026. La Legge Pinto, introdotta nel 2001, prevede il risarcimento per i cittadini che subiscono un ritardo eccessivo nella giustizia, in violazione del principio del ‘termine ragionevole’ sancito dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
Il progetto si basa su due pilastri fondamentali: l’assunzione di nuovo personale e l’utilizzo di una piattaforma informatica dedicata. Il ministero della Giustizia ha stipulato una convenzione con la Formez Pa per il reclutamento di 59 nuovi addetti a tempo determinato, che si aggiungeranno ai 15 già impiegati nell’Ufficio I della Direzione Generale Affari Giuridici e Legali. Questi nuovi addetti saranno impegnati nella liquidazione delle somme attribuite ai richiedenti dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Per accelerare la procedura, sarà utilizzata la piattaforma Siamm Pinto Digitale, già in uso per le decisioni emesse dal 2023. Questa piattaforma consentirà di gestire in modo efficiente i decreti pendenti, che coprono un arco temporale dal 2015 al 2022. Per accedere alla nuova procedura, i creditori dovranno inoltrare nuovamente per via telematica la richiesta di liquidazione, con tutta la documentazione necessaria a verificare l’attualità delle pretese e la regolarità delle dichiarazioni rese.
I vantaggi del progetto PintoPaga
Il progetto PintoPaga si prefigge di portare numerosi vantaggi, sia per i cittadini che per l’Amministrazione. Da un lato, si prevede una significativa riduzione dei tempi di attesa per la liquidazione degli indennizzi, con un impatto positivo sulla vita dei beneficiari. Dall’altro, l’Amministrazione potrà evitare di dover sostenere costi aggiuntivi, come gli interessi per ritardato pagamento o le spese per i giudizi di esecuzione o di ottemperanza. Il costo complessivo della convenzione, stimato in 5 milioni di euro, dovrebbe portare a un risparmio di circa 60 milioni di euro per l’erario.
Un passo avanti per la giustizia italiana
Il progetto PintoPaga rappresenta un passo avanti per la giustizia italiana, in quanto si prefigge di risolvere un problema annoso che ha generato disagi e ritardi per molti cittadini. L’impegno del governo per la liquidazione degli indennizzi Pinto dimostra una maggiore attenzione alle esigenze dei cittadini e alla necessità di garantire un sistema giudiziario più efficiente e tempestivo. Tuttavia, è importante monitorare l’attuazione del progetto e valutare la sua efficacia nel tempo. La sfida principale sarà quella di garantire che la nuova procedura sia realmente in grado di azzerare l’arretrato entro i tempi previsti e di fornire un servizio efficiente e tempestivo ai beneficiari.