Frana sul Monte Rosa: la situazione resta critica
La parete est del Monte Rosa continua a essere teatro di instabilità, con ulteriori distacchi di materiale roccioso che si verificano quotidianamente dopo la frana dei giorni scorsi. I vigili del fuoco, impegnati nel monitoraggio dell’area, hanno confermato che la nicchia di distacco si presenta ancora instabile e che si registrano ulteriori crolli, seppur di dimensioni ridotte rispetto all’evento iniziale.
La frana, classificata come frana di crollo di roccia, ha avuto origine dal colle delle Locce, a circa 3.200 metri di altitudine, e i detriti sono giunti fino alla sponda est del lago delle Locce, a circa 2.200 metri.
Nonostante la diminuzione delle dimensioni dei crolli, la situazione resta critica e non è possibile escludere ulteriori eventi franosi. I vigili del fuoco continuano a monitorare l’area e ad adottare tutte le misure di sicurezza necessarie.
Le cause della frana
Le cause della frana sono da ricercare nell’instabilità del versante roccioso, che potrebbe essere dovuta a diversi fattori, come l’erosione, il disgelo del permafrost, le variazioni termiche e le precipitazioni. Il fenomeno del disgelo del permafrost, in particolare, sta assumendo un’importanza crescente a causa dei cambiamenti climatici. Il permafrost è un terreno permanentemente ghiacciato che contribuisce alla stabilità dei versanti montuosi. Il suo disgelo, causato dall’aumento delle temperature, può indebolire la struttura del terreno e favorire il verificarsi di frane.
È importante sottolineare che il Monte Rosa è una delle montagne più alte d’Europa e che la sua parete est è particolarmente esposta agli agenti atmosferici. Le condizioni meteorologiche avverse, come forti piogge e nevicate, possono contribuire a innescare frane.
Un problema crescente
La frana sul Monte Rosa è un segnale allarmante dell’instabilità dei versanti montuosi in un’epoca di cambiamenti climatici. Il disgelo del permafrost, insieme ad altri fattori come l’erosione e le precipitazioni, sta rendendo le montagne sempre più fragili e suscettibili a frane. È fondamentale intensificare la ricerca scientifica per comprendere meglio i fenomeni di instabilità dei versanti e per sviluppare strategie di prevenzione e mitigazione del rischio.