Un’ambientazione insolita per “La bohème”
Il regista Mario Martone, dopo il successo di “Il Barbiere di Siviglia” e “La Traviata”, porta sul grande schermo un nuovo capolavoro operistico: “La bohème” di Giacomo Puccini. Questa volta, però, l’ambientazione non è la tradizionale platea teatrale, ma i Laboratori di Scenografia del Teatro dell’Opera di Roma, in via dei Cerchi.
Questo luogo, un’autentica “archeologia industriale”, con officine, depositi di costumi e attrezzeria, e una falegnameria, diventa il set ideale per raccontare la gioventù pucciniana da un punto di vista inedito. Il dietro le quinte, dove l’opera prende forma, diventa il palcoscenico principale, offrendo una nuova prospettiva sul capolavoro di Puccini.
Anche l’Orchestra, diretta dal Direttore musicale del Teatro Michele Mariotti, è immersa negli immensi spazi del salone inondato di luce, creando un’atmosfera suggestiva e coinvolgente.
Un cast di stelle per un’opera immortale
Il cast di “La bohème” è composto da alcuni dei migliori interpreti del panorama operistico internazionale. Jonathan Tetelman veste i panni di Rodolfo, il poeta romantico, mentre Federica Lombardi interpreta la dolce Mimì. Valentina Naforniţă e Davide Luciano sono Musetta e Marcello, mentre Roberto Lorenzi, Giorgi Manoshvili, Armando Ariostini, Bruno Lazzaretti, Giordano Massaro, Vinicio Cecere, Daniele Massimi e Alessandro Fabbri completano il cast.
Il Coro del Teatro è diretto da Roberto Gabbiani, garantendo la maestria e la precisione che contraddistinguono le produzioni del Teatro dell’Opera di Roma.
Un’opera ricca di dettagli e di stile
La produzione di “La bohème” è arricchita da elementi di grande pregio. I costumi sono firmati da Anna Biagiotti, mentre le luci sono di Pasquale Mari. La scenografia, che sfrutta al meglio l’ambiente industriale dei Laboratori, è un’opera d’arte a sé stante, che contribuisce a rendere l’opera ancora più suggestiva.
Il film-opera, prodotto da Rai Cultura e dal Teatro dell’Opera di Roma, sarà riproposto da Rai 5 venerdì 3 gennaio alle 21.15, offrendo al pubblico un’occasione imperdibile per rivivere la magia di “La bohème” in una veste inedita.
Un’interpretazione moderna di un classico
La scelta di ambientare “La bohème” nei Laboratori del Teatro dell’Opera di Roma rappresenta un’interpretazione moderna di un classico, un modo per rileggere l’opera da una prospettiva inedita. L’ambientazione industriale, lontana dalla tradizionale platea teatrale, offre una nuova chiave di lettura, un’interpretazione che si addice al contesto contemporaneo e che sicuramente saprà catturare l’attenzione del pubblico.