La Procura si oppone alla richiesta di arresti domiciliari
La Procuratrice generale di Milano, Francesca Nanni, ha espresso parere negativo alla richiesta di arresti domiciliari presentata dalla difesa di Mohammad Abedini Najafabadi. L’iraniano, arrestato a Milano il 16 dicembre scorso, si trova attualmente in carcere. La decisione della Procura, che si oppone alla misura alternativa alla detenzione, è stata comunicata alla Corte di Appello, che dovrà ora decidere sulla sorte del Najafabadi.
La decisione finale spetta alla Corte di Appello
L’udienza presso la Corte di Appello, durante la quale i giudici esamineranno la richiesta di arresti domiciliari e il parere della Procura, sarà fissata nei prossimi giorni. Sarà in quella sede che si deciderà se accogliere o meno la richiesta della difesa, e quindi se Najafabadi potrà lasciare la cella per gli arresti domiciliari.
L’importanza del rispetto della legge e del processo
È importante ricordare che la decisione finale spetta ai giudici della Corte di Appello, che dovranno valutare attentamente tutti gli elementi del caso, rispettando le norme processuali e il principio di presunzione di innocenza. Il sistema giudiziario italiano si basa sul principio di legalità e di imparzialità, e ogni persona ha diritto a un processo equo e imparziale.