Aggressione omofoba a Roma dopo Capodanno
Una coppia omosessuale è stata aggredita da dieci ragazzi con botte e insulti omofobi a Roma, in zona Malatesta, dopo aver festeggiato il Capodanno. L’aggressione è avvenuta intorno all’una di notte, mentre la coppia tornava a casa dopo i festeggiamenti.
Secondo il racconto dell’associazione Gaynet, che ha supportato i due ragazzi nel processo di denuncia, i dieci aggressori hanno accerchiato la coppia scesa dal primo piano di un palazzo, prendendo di mira soprattutto Sthepano, residente a Roma e originario del Perù.
L’aggressione è durata circa 15 minuti, durante i quali Sthepano è stato colpito con calci e pugni, subendo un trauma cranico, la rottura del naso e un volto tumefatto. La coppia, impossibilitata a chiamare un’ambulanza, ha dovuto camminare fino al pronto soccorso con Sthepano sanguinante.
La testimonianza di Sthepano
“Io ho saputo difendermi in qualche modo, ma mi hanno aggredito in 10 in modo tale che altri ragazzi non sarebbero sopravvissuti”, ha raccontato Sthepano. “Abbiamo denunciato e vogliamo che la nostra storia sia da esempio. Vogliamo che tutto questo finisca, tenersi per mano o scambiarsi uno sguardo romantico deve essere un gesto normale per tutti. Vogliamo reagire alla paura, perché con la paura di essere se stessi non si vive.”
L’impegno di Gaynet
L’associazione Gaynet ha espresso la propria solidarietà alla coppia e ha sottolineato l’importanza della denuncia come strumento di lotta contro la violenza omofoba. “La violenza omofoba è un problema serio che non può essere ignorato”, ha dichiarato un portavoce dell’associazione. “È importante che le vittime di questo tipo di violenza si facciano avanti e denunciano, perché solo così possiamo contrastare questo fenomeno.”
Riflessioni sulla violenza omofoba
L’episodio di violenza omofoba a Roma è un triste esempio di un problema che affligge ancora oggi la società. È fondamentale che la comunità si unisca per contrastare la discriminazione e la violenza nei confronti delle persone LGBTQ+, promuovendo l’inclusione e il rispetto per la diversità. La denuncia di Sthepano e del suo partner è un atto di coraggio che può contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica e a spingere le istituzioni a intensificare gli sforzi per la tutela dei diritti LGBTQ+. La paura non deve paralizzare, ma spingere alla reazione e alla lotta per un futuro più equo e inclusivo per tutti.