Salvini e la regolamentazione della prostituzione
Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ha espresso la sua opinione sulla prostituzione durante una diretta sui suoi canali social, affermando di essere “personalmente a favore della regolamentazione del mestiere della prostituta o del prostituto scelto come lavoro, per toglierli dalla strada”.
Salvini ha sostenuto che la regolamentazione consentirebbe di controllare i lavoratori del sesso, con il pagamento delle tasse, e di evitare che si trovino “mezzi nudi in mezzo a una strada”.
Condivisione del ministro dei Trasporti
Il ministro dei Trasporti ha condiviso la posizione di Salvini, dichiarando: “Sono a favore di una regolamentazione”, con queste persone “controllate, pagando le tasse e non mezzi nudi in mezzo a una strada”.
Il ministro ha aggiunto: “Non vedrei nulla di strano nel regolamentare e tutelare anche questo tipo di lavoro”.
Considerazioni
La dichiarazione di Salvini e del ministro dei Trasporti apre un dibattito sulla regolamentazione della prostituzione in Italia. Sebbene la prostituzione non sia illegale, l’esercizio di questa attività è soggetto a una serie di restrizioni e divieti, come la proibizione del procacciamento e della gestione di case chiuse. La proposta di regolamentazione solleva quindi una serie di questioni, tra cui la tutela dei diritti dei lavoratori del sesso, la prevenzione dello sfruttamento e la sicurezza pubblica. Sarà interessante osservare come questo dibattito si svilupperà e quali saranno le possibili conseguenze per la legislazione italiana in materia di prostituzione.