Saldi estivi: un giro d’affari da 4,9 miliardi di euro?
I saldi estivi sono ufficialmente iniziati in Italia, con le prime regioni che hanno dato il via alla stagione di sconti. Secondo Confcommercio, si prevede un giro d’affari di 4,9 miliardi di euro, con sei persone su dieci che si aspettano di fare acquisti. Il 22,1% dei consumatori prevede di spendere più dell’anno scorso, con un aumento di quasi due punti rispetto al 2024.
Tuttavia, il Codacons esprime dubbi su queste previsioni, prevedendo un incasso inferiore a 4 miliardi di euro. Il presidente Carlo Rienzi sostiene che la stagione di sconti non vedrà l’attesa impennata delle vendite e si manterrà invece all’insegna dell’incertezza, anche per via delle grandi spese già effettuate per il Black Friday e le feste natalizie.
Le previsioni di Confcommercio si basano su un’analisi delle abitudini di acquisto dei consumatori. La maggior parte delle persone, secondo i dati dell’associazione, preferirà rimpolpare l’armadio con nuovi acquisti di abbigliamento (93%), calzature (76%) e biancheria intima (40,7%). Il 55% afferma di aver cambiato le proprie abitudini per via del cambiamento climatico, dato confermato dal 77,6% delle aziende che segnalano un ritardo nell’inizio della domanda di abbigliamento invernale. Circa metà dei consumatori comprerà un prodotto che desiderava da un po’, e quasi sette su dieci faranno i propri acquisti sia in sede che online.
Attenzione alle etichette: consigli per evitare le “fregature”
Le associazioni dei consumatori ricordano l’importanza di fare attenzione alle etichette durante i saldi. Oltre al consueto consiglio di controllare che sia esposto il prezzo precedente, Assoutenti esprime preoccupazione per saldi che “saranno caratterizzati dalla solita disinformazione sulla nuova direttiva omnibus, recepita nel 2023 e volta a tutelare il consumatore dal cosiddetto ‘prezzo civetta’ e fornire maggiori garanzie negli acquisti nei negozi fisici e sul web”.
Per evitare “fregature”, il Codacons invita a “diffidare degli sconti superiori al 50%”, che “spesso nascondono merce non proprio nuova”. Le vendite devono essere realmente di fine stagione e non fondi di magazzino. Il commerciante, ricorda l’associazione, è obbligato ad accettare forme di pagamento elettroniche.
Assoutenti rammenta che non è obbligatorio il cambio per i prodotti senza difetti all’acquisto, ma nel caso la merce sia difettosa conviene sempre conservare lo scontrino.
Un’analisi delle tendenze del mercato
Il 64% dei negozi proporrà fino al 30% di sconto sui prodotti in vendita. Si prevede che i consumatori si concentreranno principalmente su abbigliamento, calzature e biancheria intima, con un’attenzione crescente alla sostenibilità. Il 55% dei consumatori afferma di aver cambiato le proprie abitudini di acquisto per via del cambiamento climatico. Inoltre, si prevede che l’acquisto online continuerà a crescere, con quasi sette su dieci consumatori che acquisteranno sia in negozio che online.
La prospettiva del futuro
La stagione dei saldi estivi è appena iniziata e sarà interessante osservare come si evolverà la situazione. Le previsioni di Confcommercio e Codacons sono in contrasto, e solo il tempo dirà chi avrà ragione. In ogni caso, è importante che i consumatori siano consapevoli delle proprie scelte e che si informino sulle proprie tutele. Le associazioni dei consumatori forniscono preziosi consigli per evitare “fregature” e per fare acquisti consapevoli.
Un’analisi del panorama economico
La disparità di previsioni tra Confcommercio e Codacons evidenzia l’incertezza del panorama economico attuale. La crisi energetica, l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse stanno influenzando il potere d’acquisto dei consumatori, rendendo difficile prevedere l’andamento delle vendite. L’attenzione crescente alla sostenibilità è un segnale positivo, ma è importante che le aziende offrano prodotti di qualità a prezzi accessibili. La trasparenza e l’onestà sono fondamentali per garantire la fiducia dei consumatori.