Pressione fiscale in aumento, ma i consumi delle famiglie continuano a crescere
L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha comunicato che nel terzo trimestre del 2024 la pressione fiscale è salita al 40,5%, registrando un aumento dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante questo incremento, i dati rivelano un quadro positivo per le famiglie italiane. Infatti, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è cresciuto dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono aumentati dell’1,6%.
L’Istat sottolinea che il potere d’acquisto delle famiglie, pur mostrando una crescita più contenuta rispetto ai trimestri precedenti, è in aumento per il settimo trimestre consecutivo. Questo dato positivo indica una certa resilienza del mercato interno, con le famiglie che continuano a spendere nonostante l’aumento della pressione fiscale.
Propensione al risparmio in calo, ma in crescita tendenziale
D’altra parte, l’Istat osserva che la propensione al risparmio delle famiglie è diminuita congiunturalmente, attestandosi al 9,2%, con un calo dello 0,8% rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, in termini tendenziali, la propensione al risparmio continua a crescere. Questo dato suggerisce che le famiglie italiane stanno ancora cercando di mettere da parte una parte del loro reddito, anche se la crescita dei consumi indica una certa fiducia nel futuro.
Un quadro complesso
I dati dell’Istat offrono un quadro complesso della situazione economica italiana. Da un lato, l’aumento della pressione fiscale potrebbe avere un impatto negativo sul potere d’acquisto delle famiglie e sulla crescita economica. Dall’altro lato, la crescita dei consumi e la propensione al risparmio in crescita tendenziale suggeriscono una certa fiducia nel futuro e una capacità di spesa da parte delle famiglie. Sarà importante monitorare l’andamento di questi indicatori nei prossimi trimestri per comprendere meglio le dinamiche dell’economia italiana.