Nessun rimpianto, solo l’interesse nazionale come bussola
In una lunga intervista pubblicata su ‘7’ del Corriere della Sera, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso la sua soddisfazione per il lavoro svolto in questi due anni e mezzo di governo. “Tutto è perfettibile, ma non ho pentimenti né rimpianti perché in questi due anni e mezzo non ci siamo mai risparmiati. E non ho mai fatto una scelta della quale dovermi vergognare”, ha dichiarato la premier.
Meloni ha ribadito la sua dedizione all’interesse nazionale come bussola per le sue decisioni: “Solo chi non fa non sbaglia – aggiunge -. Dietro ogni passo si nasconde sempre il rischio di un inciampo, ma questa non è una valida ragione per restare fermi. Gli italiani ci hanno chiamato a governare l’Italia in una fase estremamente complessa. Abbiamo sempre cercato di muoverci seguendo l’unica bussola, dell’interesse nazionale.”
Il rapporto con Elon Musk e la questione degli investimenti
L’intervista ha toccato anche il tema del rapporto con Elon Musk, definito da Meloni come “un uomo geniale” con cui è “sempre molto interessante confrontarsi”. La premier ha sottolineato la sua apertura al dialogo con il magnate americano, pur riconoscendo le differenze di opinione su alcuni temi: “Certo, ci sono cose su cui il nostro punto di vista è più simile, altre che ci vedono più distanti, ma questo non impedisce il confronto”.
In merito alle opportunità concesse alle aziende di Musk in Italia, Meloni ha ribadito la sua attenzione all’interesse nazionale: “In primo luogo, ho lavorato e lavoro per avere maggiori investimenti in Italia e valuto l’utilità di ogni investimento con la lente dell’interesse nazionale, non con quella delle idee politiche o dell’amicizia di chi investe. Questo lo facevano altri. La bussola della mia azione è la difesa dell’interesse nazionale. E questo include, ovviamente, anche la necessità di contemperare le istanze di partecipazione e innovazione con le esigenze di sicurezza. Ma è un ragionamento – sottolinea – che si applica a chiunque voglia investire in Italia, indipendentemente dal nome che porta l’azienda”.
La posizione sulla guerra in Ucraina e il ruolo dell’Italia nell’Unione Europea
L’intervista ha affrontato anche la questione della guerra in Ucraina. Meloni ha espresso la sua posizione sulla necessità di un equilibrio di forze per raggiungere la pace: “Ho letto le ultime dichiarazioni del presidente eletto degli Stati Uniti Trump sull’Ucraina. Sono parole totalmente sovrapponibili a quelle che ho ripetuto, a nome dell’Italia, in molte occasioni. Abbiamo sempre detto che l’unico modo per giungere ad una pace è costringere la Russia in una situazione di stallo, perché non c’è alcuna possibilità di pace se non l’equilibrio delle forze di campo e se la Russia ha campo libero nell’invasione dell’Ucraina. Questo è quello che sostiene l’Italia, e che dicono anche gli Stati Uniti”.
Infine, Meloni ha espresso la sua soddisfazione per il ruolo riconosciuto all’Italia nella nuova Commissione Europea: “Nella composizione della nuova Commissione, con la vicepresidenza esecutiva assegnata a Raffaele Fitto, von der Leyen ha riconosciuto all’Italia il ruolo che merita e lo ha fatto anche sapendo resistere alle forti pressioni della sinistra”, ha detto Meloni spiegando che nel rapporto con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen “prevalgono un approccio pragmatico e il rispetto reciproco”.
La fiamma del simbolo
In merito al simbolo del partito Fratelli d’Italia, Meloni ha assicurato che la questione della rimozione della fiamma non è mai stata all’ordine del giorno: “Penso che togliere la fiamma dal simbolo non sia mai stata una questione all’ordine del giorno”, ha assicurato la premier nell’intervista al settimanale del Corriere della Sera.
Un’intervista che ribadisce la linea politica della premier
L’intervista di Giorgia Meloni al Corriere della Sera rappresenta un’occasione per la premier di ribadire la sua linea politica, incentrata sull’interesse nazionale e sulla ricerca di un equilibrio di forze in un contesto internazionale complesso. La sua posizione sulla guerra in Ucraina, il suo giudizio su Elon Musk e la sua visione dell’Italia nell’Unione Europea sono tutti elementi che contribuiscono a definire il suo ruolo e la sua visione del futuro del Paese.