Un appello alla speranza e al rispetto della vita
L’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha celebrato la Giornata mondiale della Pace in Duomo con un’omelia che ha toccato il cuore dei fedeli. Con un messaggio forte e diretto, Delpini ha rivolto un appello alla speranza, invitando tutti, anche coloro che hanno arricchito la propria vita con l’oppressione e la violenza, a cambiare strada.
“La mia voce non pretende di arrivare a coloro che decidono il destino dei popoli, ma vorrei almeno raggiungere le persone di questa città per dire: c’è speranza anche per voi, che vi siete arricchiti con l’oppressione dei poveri o con ricchezze maledette ricavate dalle estorsioni, dall’usura, dalla droga, dal gioco. C’è speranza anche per voi che avete disprezzato la vita, spento il desiderio di vivere, di generare vita, di custodire la vita nelle donne, nei bambini, negli anziani: lo sguardo di Gesù vi chiama a praticare il rispetto di ogni vita, a costruire rapporti di solidarietà e di prossimità per riparare all’abbandono e alla indifferenza”, ha detto Delpini.
Un messaggio di pace e di unità
La pace è stata il filo conduttore della messa e dell’omelia, in cui l’arcivescovo ha più volte citato il messaggio di papa Francesco per questa Giornata. “Ci viene il sospetto di essere ridicoli, patetici, illusi”, ha detto Delpini, nel chiedere “che una parte almeno delle spese per gli armamenti sia destinata a vincere la fame e il disastro causato al pianeta”.
Delpini ha anche sottolineato l’importanza dell’unità tra le diverse confessioni cristiane, sottolineando che “noi tutti, discepoli di Cristo, radunati dalla stessa fede, anche se appartenenti a confessioni cristiane diverse, siamo qui, all’inizio del nuovo anno civile del mondo occidentale, a professare l’intenzione di condividere i sentimenti di Gesù”.
Un ritorno a Milano dopo due anni di missioni
La celebrazione di oggi segna il ritorno di monsignor Delpini a Milano dopo due anni di assenza, dedicati a viaggi missionari all’estero. Alla messa erano presenti i rappresentanti delle confessioni cristiane non cattoliche presenti in città, riuniti nel Consiglio delle Chiese cristiane di Milano, che sono stati poi ricevuti in Arcivescovado dopo la celebrazione.
Un messaggio di speranza e di cambiamento
L’omelia di Delpini si presenta come un messaggio di speranza e di cambiamento, rivolto a tutti, indipendentemente dal passato. L’arcivescovo invita a riflettere sulle proprie azioni e a intraprendere un percorso di riconciliazione con se stessi e con gli altri, costruendo una società più giusta e solidale. Il suo appello alla pace e al rispetto della vita è un messaggio universale che può ispirare tutti a lavorare per un mondo migliore.