Dacia Sandriders: Pronti per la Dakar dopo il successo in Marocco
davinci
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Dacia Sandriders: Miglioramenti dopo il Marocco
Dopo il successo al Rally del Marocco, dove hanno ottenuto una doppietta, i Dacia Sandriders si preparano per la Dakar. La squadra, guidata da Tiphanie Isnard, ha tratto insegnamento dall’esperienza nel deserto marocchino, concentrando la fase di sviluppo sull’affidabilità del veicolo Sandrider, un elemento fondamentale per affrontare la dura sfida della Dakar.
“In Marocco abbiamo avuto problemi con l’elettronica che controlla le ventole di raffreddamento e abbiamo approfondito la questione per prendere le misure necessarie”, ha spiegato Philip Dunabin, direttore tecnico dei Dacia Sandriders. “Abbiamo anche valutato la durata di vita dei singoli componenti per averne a sufficienza per tagliare il traguardo e ottimizzare la possibilità di ottenere il miglior risultato possibile.”
Una Dakar impegnativa
La sesta edizione della Dakar in Arabia Saudita si prospetta impegnativa, con un percorso di 7.700 chilometri, di cui 5.100 chilometri di speciali. I tre equipaggi dei Dacia Sandriders, che hanno contribuito al processo di miglioramento continuo, si apprestano a tornare nell’abitacolo del Sandrider, pronti ad affrontare la sfida.
Domani, gli equipaggi affronteranno il Prologo, che determinerà l’ordine di partenza per la prima tappa di sabato. La gara si intensificherà con la tappa 48H cronometrata, che si svolgerà su due giorni, costringendo i concorrenti a spegnere i motori al calar della notte e a fermarsi in una delle sei aree di sosta minimaliste in pieno deserto, prima di riprendere la gara all’alba.
Un approccio strategico alla Dakar
Il team Dacia Sandriders dimostra un approccio strategico alla Dakar, concentrandosi non solo sulle prestazioni ma anche sull’affidabilità del veicolo. L’esperienza in Marocco ha permesso di identificare e risolvere i punti deboli, incrementando le possibilità di successo nella competizione. La scelta di concentrarsi sull’essenziale del brand Dacia, ovvero l’affidabilità, dimostra una profonda comprensione delle esigenze di una gara così impegnativa.
