Borsa di Milano in calo
La Borsa di Milano ha proseguito la sua discesa oggi, chiudendo in negativo con un calo dello 0,5%. Il trend è in linea con gli altri listini europei, che hanno registrato una performance simile. Il sentiment negativo è stato alimentato da diverse incertezze sul fronte economico, tra cui l’inflazione e la guerra in Ucraina.
Stellantis in calo dopo i dati sulle immatricolazioni
Tra le azioni che hanno subito le maggiori perdite si segnala Stellantis, il colosso automobilistico italo-francese, che ha chiuso la giornata con un ribasso del 3,1%. Il calo è stato attribuito alla pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni, che hanno mostrato un andamento meno positivo del previsto.
Spread Btp-Bund stabile
Lo spread tra il Btp italiano e il Bund tedesco è rimasto stabile a 116 punti. Il rendimento del decennale italiano si è attestato al 3,55%. Il mantenimento dello spread a livelli relativamente contenuti è stato interpretato come un segnale di fiducia da parte degli investitori nei confronti dell’economia italiana.
Performance del settore bancario
Nel settore bancario, Unicredit ha registrato un guadagno dello 0,3%, mentre Banco Bpm ha perso lo 0,4%. Il mercato attende le mosse per l’offerta pubblica di acquisto (OPS) lanciata su Banco Bpm. Mediobanca ha chiuso in positivo con un rialzo dello 0,2%. In flessione si sono registrate Mps (-0,7%), Bper (-0,5%), Popolare Sondrio (-0,2%) e Intesa (-0,01%).
Performance del settore industriale
Nel settore industriale, Saipem ha registrato un rialzo dell’1,3%, Eni è rimasta sostanzialmente stabile (+0,01%), mentre Tenaris ha perso lo 0,2%. Nexi ha chiuso in positivo con un guadagno dello 0,7%.
Performance del settore del lusso
Nel settore del lusso, Cucinelli ha ceduto lo 0,7% e Moncler lo 0,8%.
Performance di altri titoli
Tra le altre azioni che hanno registrato vendite si segnalano Stm e Tim (-1,7%), Iveco e Pirelli (-1,5%).
Un mercato in bilico
La Borsa di Milano si trova in un momento di incertezza, con diversi fattori che influenzano il sentiment degli investitori. La guerra in Ucraina, l’inflazione e le tensioni geopolitiche continuano a pesare sul mercato, mentre le aspettative di un rallentamento economico globale contribuiscono ad aumentare la volatilità. Sarà interessante osservare come il mercato reagirà alle prossime notizie e alle decisioni delle banche centrali.