Borsa di Milano in calo, dazi e rallentamento cinese pesano
La Borsa di Milano ha chiuso la giornata in rosso, con un calo dello 0,6%, in linea con gli altri listini europei. I mercati sono stati influenzati da diversi fattori, tra cui i dazi annunciati da Trump e la debolezza della crescita economica cinese. Questi elementi hanno pesato in particolare sul settore auto e lusso, con Stellantis in calo del 2,8% e Iveco dell’1,6%. Anche Cucinelli e Moncler hanno registrato perdite, rispettivamente dello 0,9% e dello 0,4%.
Lo spread tra Btp e Bund è sceso a 115 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,53%.
Tra le poche note positive, Unicredit ha chiuso in rialzo dello 0,4%, mentre Mediobanca e Prysmian hanno guadagnato rispettivamente lo 0,2% e lo 0,1%.
Le altre banche hanno registrato performance fiacche, con Mps in calo dello 0,6%, Bper dello 0,7% e Intesa dello 0,09%.
Anche il settore delle utility e dell’energia ha subito un calo dopo la performance positiva della vigilia. Saipem ha perso lo 0,5%, Eni lo 0,4%, Enel lo 0,3% e A2a lo 0,2%.
L’impatto dei dazi di Trump e del rallentamento cinese
I dazi annunciati da Trump e la debolezza della crescita economica cinese hanno un impatto significativo sui mercati globali. I dazi, in particolare, creano incertezza per le aziende che operano nel settore del commercio internazionale, mentre il rallentamento della crescita cinese mette a rischio la domanda di beni e servizi da parte del secondo mercato mondiale.
Questi fattori stanno influenzando negativamente le performance di diversi settori, tra cui l’auto e il lusso. Le aziende del settore auto, in particolare, sono esposte ai dazi di Trump, mentre le aziende del settore del lusso sono vulnerabili al rallentamento della crescita cinese.
Lo spread Btp-Bund
Lo spread tra Btp e Bund è sceso a 115 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,53%. Questo dato indica una diminuzione del rischio percepito per l’Italia da parte degli investitori. Tuttavia, è importante notare che lo spread è ancora relativamente alto rispetto ai livelli pre-crisi.
La diminuzione dello spread potrebbe essere dovuta a diversi fattori, tra cui la politica monetaria accomodante della BCE e la maggiore stabilità politica in Italia. Tuttavia, è importante monitorare l’andamento dello spread nei prossimi mesi per valutare se la diminuzione è sostenibile.
Un’analisi del contesto
La situazione attuale sui mercati finanziari è complessa e influenzata da una serie di fattori globali. I dazi di Trump e il rallentamento della crescita cinese sono solo due esempi di come le tensioni geopolitiche e le dinamiche economiche globali possano avere un impatto significativo sulle performance dei mercati. È importante monitorare attentamente l’evolversi di questi fattori per comprendere le prospettive future dei mercati finanziari.