Naufragio a Lampedusa: ricerche in corso per 20 dispersi, un bambino di 8 anni salvato
veritas
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Ricerche in corso per 20 dispersi
Le ricerche dei 20 dispersi, tra cui 5 donne e 3 bambini, nelle acque antistanti a Lampedusa proseguono senza sosta. Il naufragio, avvenuto nelle scorse ore, ha coinvolto un barchino partito dalla Libia. Al momento, nessun cadavere è stato ritrovato.
Le autorità italiane stanno impiegando tutte le risorse disponibili per individuare i dispersi, con l’ausilio di mezzi navali e aerei. Le operazioni di ricerca e soccorso sono coordinate dalla Guardia Costiera italiana.
Un bambino di 8 anni salvato
Un bambino siriano di 8 anni è stato salvato dal naufragio. Il piccolo è stato trasferito all’hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa, dove è stato messo in contatto con il padre tramite videochiamata. Il padre, che vive e lavora in Germania, è stato informato della tragedia e ha potuto parlare con il figlio.
La procura presso il tribunale dei minorenni di Palermo ha disposto l’immediato spostamento del bambino, che verrà trasferito in un altro luogo non ancora stabilito.
Altri 7 naufraghi trasferiti
Oltre al bambino di 8 anni, altri 7 naufraghi sono stati salvati. Si tratta di un gruppo di persone che sono state trasferite dall’hotspot di contrada Imbriacola al porto di Lampedusa. Da lì, sono stati imbarcati su un traghetto di linea per Porto Empedocle, dove saranno trasferiti in un altro luogo non ancora stabilito.
In totale, 237 migranti su 397 ospiti della struttura di accoglienza di Lampedusa sono stati imbarcati sul traghetto per Porto Empedocle.
Un’altra tragedia nel Mediterraneo
La tragedia di Lampedusa è l’ennesimo dramma che si consuma nel Mediterraneo. Il mare, che dovrebbe essere un ponte tra le culture, si trasforma in una tomba per migliaia di persone ogni anno. La mancanza di vie legali e sicure per migrare spinge le persone a rischiare la vita su barconi sovraffollati e inadeguati.
La comunità internazionale deve fare di più per affrontare la crisi migratoria, garantendo corridoi umanitari e politiche di accoglienza dignitose. Solo così si potranno salvare vite e garantire la sicurezza di chi cerca una vita migliore.
